François Truffaut
PARIGI (Francia), 6 febbraio, 1932
PARIGI (Francia), 21 ottobre, 1984
Regista. Figlio di una segretaria, Janine de Monferrand, viene riconosciuto dal padre, l'architetto Roland Truffaut, solo dopo due anni. Dal 1932 al 1946 vive a Pigalle, dove ha un'infanzia difficile e solitaria. Si lega a Robert Lachenay ed insieme frequentano (e marinano) la scuola, leggono libri, e soprattutto, vanno al cinema. A 14 anni, lasciata la scuola, Truffaut e inizia a lavorare come fattorino, operaio, magazziniere. L'anno dopo, fonda un cineclub, 'Le cercle Cinémane' e conosce André Bazin, un critico francese, che diventa il suo protettore. Nel 1947, dopo varie fughe da casa e vagabondaggi, François viene affidato al Centro d'osservazione per delinquenti minorili a Villejuif. Nel 1948, grazie all'aiuto di André e Janine Bazin, inizia a collaborare con la rivista 'Travail et culture'. Partecipa alle proiezioni del cineclub 'Objectif 49', fondato da Bazin, Jean-Charles Tacchella, Jacques Doniol-Valcroze, e presieduto da Jean Cocteau.Nel 1950 scrive i suoi primi articoli per 'Elle' e 'La Gazette du ciném'. Quindi, in seguito ad una delusione sentimentale, si arruola nell'esercito. Diserta e conosce il carcere militare. Bazin si adopera per farlo uscire. Viene infine riformato per instabilità caratteriale. Nel 1951 Francois va ad abitare per due anni dai coniugi Bazin, a Bry-sur-Marne. Nel 1953, dopo aver lavorato al servizio cinematografico del Ministero dell'Agricoltura, approda ai 'Cahiers du Cinema'. Firma il suo primo articolo sul n. 21 (marzo 1953) sul film 'Sudden Fear' di David Miller. Poco a poco, all'interno del giornale, Truffaut ed alcuni amici diventano i difensori di ciò che chiamano 'la libertà dell'autore'. Una tendenza, questa, chiaramente esposta nell'articolo del gennaio 1954 intitolato 'Une certaine tendence du cinéma français', che ha ispirato un'intera generazione di cineasti europei. Lo stesso anno dirige il suo primo corto, 'Une visite', scrive un primo trattamento di 'A bout de souffle' e realizza la sua prima intervista ad Alfred Hitchcock. Due anni dopo, nel 1956, è assistente di Roberto Rossellini in alcuni progetti per tre film che non saranno mai realizzati. Il 1957 è un anno importante per la sua vita: sposa Madeleine Morgenstern, figlia di un importante distributore cinematografico (testimoni al matrimonio sono André Bazin e Roberto Rossellini), e fonda una sua casa di produzione, 'Les Films du Carrosse', che prende il nome dal film di Jean Renoir 'Le Carrosse d'or'. Nello stesso anno dirige inoltre 'Les Mistons', considerato da molti il primo vero passo della sua carriera cinematografica. Altro anno importante è il 1959: Truffaut gira infatti 'I quattrocento colpi', pellicola indicata dai più come l'inizio della Nouvelle Vague, il nuovo modo di fare cinema in Francia Nello stesso anno, inoltre, nasce la sua prima figlia, Laura, e muore (il primo giorno delle riprese del film) André Bazin. Nel 1959 Truffaut inizia le riprese de 'Tirez sur le pianiste' e vince il Gran premio della regia a Cannes per 'Les quatre cents coups'. L'anno successivo, dopo aver partecipato alla produzione di 'Paris nous appartient' di Jacques Rivette, produce 'Le testament d'Orphée', di Jean Cocteau. Da questo momento in poi la vita di Truffaut è strettamente intrecciata ai film che realizza. Dal 10 gennaio al 22 aprile 1966, realizza 'Fahrenheit 451'. Lo stesso anno pubblica il suo libro più famoso: 'Il cinema secondo Hitchcock'. Nel 1970 dirige 'L'enfant sauvage'. Nel 1974 si aggiudica l'Oscar per il miglior film straniero con 'Effetto notte'. Da maggio ad agosto 1976, negli Stati Uniti, François Truffaut interpreta la parte di Claude Lacombe nel film di Steven Spielberg 'Incontri ravvicinati del terzo tipo'. Nel 1979 viene nominato presidente della federazione internazionale dei cineclub. Gira il suo ultimo film nel 1982, 'Finalmente domenica'. Nel 1984 escono la versione definitiva del libro 'Hitchcock/Truffaut' e la versione integrale di 'Les deux anglaises et le continent' con un montaggio definitivo supervisionato dallo stesso Truffaut. L'ultimo film da lui visto, in videocassetta, è la pellicola di Bresson 'Le journal d'un curé de campagne' di cui conosce i dialoghi a memoria. Viene nuovamente ricoverato il 28 settembre all'ospedale americano di Neully-sur-Seine dove muore domenica 21 ottobre. Sepolto nel cimitero monumentale di Montmartre, a Parigi, Truffaut ha avuto in vita altre due figlie, Eva e Josephine, quest'ultima dall'attrice Fanny Ardant.