Franca Rame
PARABIAGO, Milano (Italia), 18 luglio, 1929
MILANO (Italia), 29 maggio, 2013
Attrice. Figlia d'arte - attori, infatti, erano suo padre Domenico Rame, sua madre Emilia Baldini (che passò dalla carriera nell'insegnamento alla recitazione) e il fratello di Franca, Enrico -, fin da bambina gira per le piazze e i teatri della Lombardia e del Piemonte con la famiglia. Nel 1950 lavora nella rivista con Marcello Marchesi. Scritturata per "Sette giorni a Milano", conosce Dario Fo col quale si sposa nel 1954 (dalla loro unione nasce il figlio Jacopo, scrittore, attore, regista, fumettista, blogger e attivista). Assieme al marito fonda la Compagnia Dario Fo-Franca Rame. Da allora i due sono inseparabili nella vita e sul palcoscenico: protagonista femminile di tutti gli spettacoli di Fo, collabora a stesura dei testi e messe in scena. Nel 1968 fonda il collettivo Nuova Scena dal quale, dopo aver assunto la direzione di uno dei tre gruppi in cui era diviso, si separa per divergenze politico-ideologiche: ciò porterà alla nascita di un altro gruppo di lavoro, detto La Comune, con cui interpreta spettacoli di satira e di controinformazione politica. A partire dalla fine degli anni Settanta, è attiva nel movimento femminista interpretando testi di sua composizione. Nel marzo del 1973, viene rapita da esponenti dell'estrema destra e subisce violenza; un evento che segnerà per sempre la sua esistenza e impresso nell'opera "Lo stupro", del 1981. Nel 1999, sempre insieme a Dario Fo, ha ricevuto la laurea honoris causa dall'Università di Wolverhampton, in Inghilterra. Nelle elezioni politiche del 2006 viene eletta senatrice in Piemonte tra le fila dell'Idv. Lascia il Senato nel 2008, non condividendo gli orientamenti governativi. L'ultima sua apparizione in teatro è del 2012 quando, sempre in coppia con Fo, riporta sulle scene "Mistero Buffo". Nello stesso anno è colpita da un ictus cui segue una lunga malattia che la condurrà 84enne alla morte.