Emmanuelle Bercot

Attrice e regista. Dopo il liceo frequenta l'École du Spectacle. È qui che scopre la forte passione per la recitazione. Frequenta quindi il Cours Florent, la Fémis e inizia a lavorare a teatro con registi come Robert Hossein e Jean-Luc Tardieu. Pian piano si fa strada nel cinema, dove debutta nel 1990 recitando in "Ragazzi", diretto da Mama Keita. Come attrice partecipa a vari film, come "État des lieux" (1994, regia di Jean-François Richet), "Ricomincia da oggi" (1999, regia di Bertrand Tavernier), "À tout des suite" (2004, regia di Benoît Jacquot) e "In solitario" (2013, regia di Christophe Offenstein). Nel 1997 esordisce come regista e, con il cortometraggio "Les vacances", partecipa alla 50ma edizione del Festival di Cannes dove riceve il Premio della Giuria (ex-aequo con "Leonie" di Lieven Debrauwer). Il successo vero e proprio arriva però nel 1999 con "La puce" (Secondo Premio Cinéfondation a Cannes, (ex-aequo con "Im Kukim" di Dover Koshashvili). Negli anni diventa anche regista di serie televisive, come "Le Choix d'Élodie" (1999) e "Scénarios sur la drogue" (2000). La scelta di dedicarsi esclusivamente alla regia nasce dalla necessità di raccontare quello che prova e il primo lungometraggio lo realizza nel 2001: "Clément", presentato al Festival di Cannes nella sezione 'Un Certain Regard' dove riceve il Premio dei giovani (Prix de la jeunesse) per il Miglior film francese. Il secondo lungometraggio lo gira nel 2005 e si intitola "Backstage". Con questa pellicola partecipa al Festival di Venezia e riceve il Premio come Migliore regista al Festival Internazionale di Salonicco. Sentimentalmente legata al direttore della fotografia Guillaume Schiffman, è la madre di Nemo Schiffman, giovanissimo attore candidato al Premio César come miglior esordiente per "Elle s'en va" (2013, diretto appunto dalla madre e presentato al Festival di Berlino).