Emmanuel Carrère
PARIGI (Francia), 9 dicembre, 1957
Sceneggiatore. Figlio di Louis Carrère d'Encausse e dalla storica francese Hélène Carrère d'Encausse, nasce e vive a Parigi dove si laurea, presso l'Istituto di Scienze Politiche. Considerato come uno dei più noti scrittori contemporanei francesi, ha al suo attivo una decina di libri nella maggior parte dei quali si indaga l'identità delle persone, con particolare attenzione alle illusioni che esse si creano. Nel 1982 pubblica la sua prima opera letteraria dal titolo "Werner Herzog", dedicata al regista tedesco, l'anno successivo il suo primo romanzo "L'Amie du jaguar" e, nel 1984, "Bravoure". Nel 1995 scrive il romanzo "La classe de neige" (in Italia edito da Einaudi nel 1996 con il titolo "La settimana bianca") con cui vince il premio letterario francese "Prix Femina" e da cui sarà tratto l'omonimo film nel 1998 diretto da Claude Miller e vincitore del Premio della giuria al 51mo Festival di Cannes. Nel 1996 si cimenta con la stesura della biografia dello scrittore statunitense Philip K. Dick ("Io sono vivo, voi siete morti. Biografia di Philip K.Dick", ed. Hobby&Work). Diventa noto ai lettori italiani per il suo breve racconto erotico "Facciamo un gioco" del 2004 (ed. Einaudi), un articolo dedicato alla sua compagna, la giornalista Hélène Devynck, che lo avrebbe letto solo dopo la sua pubblicazione sul giornale francese "Le monde". Amante dell'arte cinematografica, sperimenta, accanto alla letteratura, l'attività di critico cinematografico (ha collaborato infatti con le riviste "Positif" e "Télérama") e la stesura di sceneggiature sia per il cinema (molti dei suoi romanzi vengono trasposti per il grande schermo) che per la televisione. Nel 2003 decide di cimentarsi anche nella regia, dirigendo "Ritorno a Kotelnitch". Il film, presentato alla 60ma edizione del Festival di Venezia, suscita un discreto interesse nella critica tanto da fargli ottenere la menzione speciale con il Premio Città di Roma. Ritorna alla regia due anni dopo con il film "L'amore sospetto" tratto dal suo omonimo romanzo (il titolo originale del film è "La Moustache", nome del romanzo scritto da Carrère nel 1986). Nel 2005 il film viene acclamato positivamente in più occasioni, ricevendo diversi premi e menzioni: il Premio Europa Cinema Label al Festival di Cannes, il Premio FIPRESCI al Festival Internazionale di Chicago e il premio Rivelazione Registica "Citizen Kane" al Sitges-Catalonian Film Festival. Nel 2010 è chiamato a far parte della Giuria Internazionale del Festival di Cannes. Tra le altre sue opere pubblicate in Italia, tutte per Einaudi Editore: "Baffi", "L'avversario" (entrambi usciti nelle libreire italiane nel 2000) e "La vita come un romanzo russo" (2009).