Emily Atef
BERLINO (Germania)
Regista, sceneggiatrice e attrice. Filmmaker franco-iraniana, nasce a Berlino, ma, all'età di 7 anni, si trasferisce insieme alla famiglia a Los Angeles. Dopo aver terminato la scuola in Francia, va a lavorare a Londra come attrice presso il London Theatre. Chiusa la parentesi inglese, a 28 anni torna in Germania per studiare regia cinematografica alla Deutsche Film - und Fernsehakademie Berlin (l'Accademia Cinematografica e Televisiva di Berlino), dove consegue la laurea. Grazie alla conoscenza di differenti culture, che hanno influenzato la sua poetica e le sue prospettive, le tematiche messe in scena dai suoi film appaiono universali: i suoi personaggi sono sempre in viaggio, spesso alla ricerca di se stessi. Interessata principalmente a storie di speranza, esplora l'universo femminile in tutte le sue sfaccettature - anche se non ama che i suoi lavori vengano etichettati come "women's films". Dopo una serie di cortometraggi realizzati nel corso della sua formazione all'Accademia di Berlino e un ruolo nel film del 2004 di Angela Schanelec, "Marseille", dirige il suo primo lungometraggio, "Molly's Way" (2006), per il quale, insieme alla co-sceneggiatrice Esther Bernstorff, si aggiudica il premio Young German Cinema per la migliore sceneggiatura al Filmfest München. Il suo secondo film, "Das Fremde in mir" (2008), incentrato sulla storia di una madre che cade in una forte depressione dopo la nascita di suo figlio, viene premiato con numerosi riconoscimenti in festival cinematografici internazionali. Considerati i successi ottenuti con i suoi primi due lungometraggi, anche per il terzo, "Töte mich", si avvale della collaborazione di Esther Bernstorff, insieme alla quale firma la sceneggiatura del film, che riceve un riconoscimento dalla Cinéfondation for Cannes' Résidence du festival e viene premiato nel 2012 all'Hofer Filmtage. Nel 2013 è presidente di giuria per la sezione "DFJW-Preis Dialogue en perspective" al 63° Festival Internazionale del Film di Berlino.