Emidio Greco
LEPORANO, Taranto (Italia), 20 ottobre, 1938
ROMA (Italia), 22 dicembre, 2012
Regista. Nato in Puglia, nel 1952 si trasferisce, al seguito della famiglia, a Torino dove completa gli studi. Comincia in questo periodo ad interessarsi al mondo dello spettacolo preferendo però il teatro al cinema. Si appassiona al grande schermo a 19 anni, dopo aver preso parte ad alcune conferenze del critico cinematografico della 'Stampa' Mario Gromo. Nel 1964 vince il concorso ed entra al Centro Sperimentale di Cinematografia, dove si diploma in regia due anni dopo con il saggio d'esame 'Uno, due e tre'. Mentre è ancora un allievo gira, per la rubrica 'Cordialmente' della Rai (aprile - maggio 1966), il suo primo servizio. Dopo il diploma resta al Centro Sperimentale altri due anni, fino al 1968, come insegnante di regia. La sua collaborazione con la tv di Stato prosegue, con profitto, fino al 1980 con programmi culturali, documentari e inchieste fra le quali 'Da una guerra all'altra' (1976-77), 'Niente da vedere, niente da nascondere' (1978) e 'L'Italia del boom' (1979), vincitore del premio 'Saint Vincent' per la migliore inchiesta tv. Debutta alla regia di lungometraggi cinematografici nel 1974 con 'L'invenzione di Morel' - tratto dal romanzo di Adolfo Bioy Casares - che partecipa al Festival di Cannes nella 'Quinzaine des Réalisateurs'. Per due anni consecutivi (il 1975 ed il 1976) la pellicola viene proiettata quotidianamente in nove musei europei d'arte moderna nell'ambito della mostra 'Le macchine celibi'. La sua opera seconda, 'Ehrengard' (tratta dal romanzo omonimo di Karen Blixen), viene presentata alla Mostra di Venezia del 1982. L'anno seguente la pellicola vince il premio 'Cinema e società' come "miglior film tratto da opera letteraria" ma circola molto poco a causa del fallimento della Gaumont Italia che lo aveva acquistato. Il terzo lungometraggio, 'Un caso d'incoscienza' (1984, da un soggetto originale dell'autore) viene presentato alla Mostra di Venezia nella sezione 'Film per la tv'. Dopo aver girato, per la tv svizzera, due programma culturali ('Vivere un'altra vita' nel 1988 e 'Contrabbando d'idee' l'anno dopo), nel 1991 realizza 'Una storia semplice", dal romanzo omonimo di Leonardo Sciascia, che riceve un Leone d'oro alla Mostra di Venezia per l'interpretazione di Gian Maria Volontè. La pellicola vince, fra l'altro, una 'Grolla d'Oro' per l'interpretazione, un 'Nastro d'argento' per la sceneggiatura, un 'Globo d'oro' per la sceneggiatura e la musica e l'Antigone d'oro al Festival di Montpellier. Nel 1998 il suo 'Milonga' vince il 'Globo d'oro' della stampa estera per l'interpretazione di Giancarlo Giannini'. Tra il 2001 e il 2002 adatta per lo schermo "Il Consiglio d'Egitto" di Leonardo Sciascia, presentato in concorso al Festival di Montreal e ad altri festival in Italia e all'estero. Il film ottiene vari riconoscimenti tra cui: il Globo d'oro della Presidenza al film; il Globo d'oro per la musica; una menzione speciale del Globo d'oro a Silvio Orlando; il Nastro d'argento per la scenografia; il Capitello d'oro (miglior film) al Sannio Film Festival. Nel 2007, con "L'uomo privato", partecipa alla II edizione della Festa Internazionale del Cinema di Roma e nel 2010 è alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, fuori concorso, con il film "Notizie degli scavi". Nel 2011, il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici gli assegna il 'Nastro Speciale alla Carriera'.