Dinara Droukarova
Noto anche come: Dinara Drukarova
LENINGRADO (URSS), 3 gennaio, 1976
Attrice. Comincia la sua carriera di attrice in Russia quando è ancora una bambina, nel 1989, con la partecipazione ai film "Eto bylo u morya", del regista Ayan Shakhmaliyeva, e, soprattutto, "Sta fermo, muori e resuscita", di Vitali Kanevski, che si aggiudica il Premio Camera d'Or al festival di Cannes nel 1990. Il ruolo non semplice di Galìa, una bimba che vive in condizioni di povertà nella desolata Siberia, le attira immediatamente l'attenzione di pubblico e critica. Due anni dopo è anche nel sequel dal titolo "Una vita indipendente" - diretto dallo stesso Kanevski e che si aggiudica il Premio della Giuria al 45mo Festival di Cannes - anche se in un ruolo diverso, ovvero come sorella del personaggio da lei interpretato nel primo film. Il suo talento è pienamente riconosciuto in patria, dove per un po' di tempo continua a lavorare per il cinema e la TV, ma per far conoscere il suo volto fuori dalla Russia decide di trasferirsi all'estero. Lascia quindi il suo paese per stabilirsi in Francia, precisamente a Parigi, dove viene chiamata a interpretare se stessa nella commedia musicale "The Son of Gascogne" (1995, diretto da Pascal Aubier). La sua disposizione alla mobilità le permette di lavorare in più parti d'Europa e di non avere un luogo fisso in cui risiedere. Continua a spostarsi principalmente tra la Francia e la Russia dove nel 1998 è impegnata nel ruolo di Liza nel controverso film di Aleksey Balabanov , "Of Freaks and Men" (1998). Il film le garantisce una maggiore visibilità grazie alle numerose interviste rilasciate a importanti riviste internazionali e soprattutto al riconoscimento come miglior attrice agli European Film Awards. Sempre nel '98, fa parte della giuria dello Strasbourg European Film Festival. La fama internazionale cresce con l'apprezzato film del 2004 "Da quando Otar è partito", per il quale ottiene una nomination come miglior giovane promessa al Premio César. L'eclettica artista affianca all'attività di attrice una breve parentesi come cantante con il singolo "Made in Leningrad", continuando poi il suo rapporto con la musica con la partecipazione ad alcuni video musicali della band inglese Kasabian. Vive sempre tra Parigi e San Pietroburgo e nel 2010 è chiamata a far parte della giuria della sezione Cinéfondation del 63mo Festival di Cannes.