David LynchDavid Keith Lynch
MISSOULA, Montana (USA), 20 giugno, 1946
Regista, sceneggiatore e produttore. Di origine finlandese, nato in una piccola città del Montana, David Keith Lynch trascorre l'infanzia passando da uno Stato all'altro al seguito del padre scienziato. Frequenta numerose scuole d'arte, all'interno delle quali inizia a interessarsi di cinema. Altre sue grandi passioni sono la pittura e la scultura. A 21 anni si sposa con Peggy Lynch (da cui divorzia nel 1974) e nasce la futura regista Jennifer Chambers Lynch (autrice di "Music Box", 1993). Questa esperienza, oltre all'aver frequentato una scuola in una zona violenta di Philadelphia, ispira il suo primo film, "Eraserhead - La mente che cancella", a cui lavora ossessivamente per cinque anni. La storia di una donna che partorisce un bimbo mutante spaventa i distributori, che si limitano a lanciarlo per lo spettacolo di mezzanotte in qualche cinema di periferia. Per la critica è un trionfo e Lynch viene etichettato come "il nuovo rappresentante dell'avanguardia postindustriale". Il successo di questo thriller enigmatico e per certi versi minimalista, consente a Lynch di girare la sua opera seconda, "The Elephant Man" (1980), su esplicita richiesta di Mel Brooks. Il mostro vittoriano che spinge a superare le apparenze incanta l'Academy, con ben otto nomination all'Oscar fra cui quelle per miglior film, miglior regia e miglior sceneggiatura. L'enorme successo di critica e pubblico spingono Lynch a girare il flop fantascientifico "Dune" (1984), la sua prima opera a colori. Sembra che Lynch abbia accettato la proposta di De Laurentiis di girare questo film solo dietro l'assicurazione di avere carta bianca per la pellicola successiva, "Velluto blu" (1986), il suo lavoro più originale e personale fin dagli inizi. Il soggetto narra di un ragazzo che trova un orecchio mozzato in un campo e ne rimane ossessionato. Il film è un trionfo di voyeurismo e sessualità nascosta, che proietta il regista verso la seconda nomination all'Oscar. A quel punto l'attenzione si sposta verso le serie televisive e nel 1990 nasce il fenomeno popolare "Twin Peaks". La serie proiettata dall'ABC rimane tutt'ora il suo più grande successo di pubblico e lo incorona "maestro del cinema surrealista". Sempre nello stesso anno, Lynch vince la Palma d'oro a Cannes con "Cuore Selvaggio", un road movie che divide i critici ancora oggi. Nel 1992 gira "Fuoco cammina con me!", il più grande fiasco della sua carriera. Ma Lynch non si abbatte e dopo alcune produzioni televisive ("On the Air" e "American Chronicles"), torna al grande schermo con il controverso "Strade perdute" (1997), un noir non lineare dagli spiccati caratteri modernisti. Nel 1999 incanta critica e pubblico. Esce nelle sale: "Una storia vera", la vicenda realmente accaduta di un anziano che ha percorso 600 chilometri con un tagliaerba. La Disney produce e Lynch stupisce. Specialmente nel 2001, quando presenta al festival di Cannes il suo capolavoro assoluto: "Mulholland Drive". La BBC lo incorona "Miglior film del 21 secolo", a Cannes vince la Palma d'Oro e la terza nomination all'Oscar non tarda ad arrivare. Il film è un'opera surreale ed enigmatica, che si fonde con il romanticismo di una Los Angeles oscura e prevaricatrice. E pensare che il film nasceva come il pilot di una serie tv, ma poi si è trasformato in un'opera autoconclusiva. Subito dopo il pubblico richiama il visionario regista al piccolo schermo e nel 2002 esce "Rabbits", la follia di alcuni coniglietti raccontata in 8 episodi. Nel 2006 torna a Venezia con "Inland Empire - L'impero della mente" e riceve il Leone d'Oro alla Carriera. Ma per Lynch la vita non è solo cinema. È un appassionato d'arte e disegna anche fumetti, con un occhio di riguardo per la musica. Spesso collabora con il compositore Angelo Badalamenti e nel 2011 si offre di registrare il concerto dei Duran Duran al Mayan Theater di Los Angeles. Nasce "Duran Duran: Unstaged". Nel 2017 porta al Festival di Cannes la nuova stagione di "Twin Peaks". Come attore ha recitato nei suoi film "Dune" (non accreditato), nelle versioni per il cinema e la tv di "Twin Peaks" e nel film "Nadja" (1994) di Michael Almereyda. Alla fine degli anni Ottanta ha avuto una relazione con Isabella Rossellini, che ha fatto molto scalpore nell'ambiente. Nel 1977 ha sposato Mary Fisk (da cui ha avuto un figlio, Austin Jack), ma anche questo matrimonio è finito con un divorzio. Ha anche un altro figlio, Riley, nato dal matrimonio con la montatrice Mary Sweeney. Nel 2009 ha sposato Emily Stofle. Lynch è anche impegnato sul fronte della meditazione trascendentale e ha progettato un sito a pagamento per rimanere sempre in contatto con i suoi fan.