David Fincher
DENVER, Colorado (USA), 28 agosto, 1962
Regista. Appassionato di cinema sin dall'infanzia. Dopo aver conseguito il diploma presso la Ashland High School, in Oregon, e un breve periodo di lavoro come assistente operatore presso una casa di produzione di cinema d'animazione, a diciotto anni va a lavorare per la Industrial Light and Magic di George Lucas dove rimane per quattro anni esercitando diverse mansioni. Lasciata la ILM inizia a dirigere spot commerciali per importanti aziende e video musicali per star come Madonna, Sting e Rolling Stones. Nel 1986 fonda con Dominc Sena, Greg Gold e Nigel Dick la casa di produzione Propaganda, e insieme lanciano un nuovo stile nella realizzazione dei videoclip musicali e pubblicitari. Nel 1992 debutta nella regia cinematografica con il terzo episodio della saga di Alien, "Alien³", che però non riceve i consensi sperati. Il successo arriva con il film successivo, il thriller "Seven" (1995) che lo mette in evidenza anche a livello internazionale. Nel 1999 realizza "Fight Club" che, dopo l'iniziale accoglienza non troppo calorosa da parte di pubblico e critica, con la distribuzione home video si è inserito tra i film di culto. Seguono poi "The Game - Nessuna regola" (1997), "Panic Room "(2002), "Zodiac" (2007, presentato al Festival di Cannes), "Il curioso caso di Benjamin Button" (2008). Nel 2010 realizza il dramma biografico incentrato sulla nascita del fenomeno dei social network e del creatore di Facebook Mark Zuckerberg, "The Social Network", che si aggiudica premi e candidature di ogni sorta a cominciare da tre premi Oscar (oltre ad altre cinque candidature, tra cui quella per la miglior regia), tre Golden Globes (tra cui anche quello per la miglior regia, più altre due altre nomination) e tre premi BAFTA (di cui uno sempre per la miglior regia; le candidature in totale erano sei). Il film viene acclamato anche in Italia con le nomination al David di Donatello come miglior film straniero e al Nastro d'argento per il miglior regista non europeo. Altro grande successo è "L'amore bugiardo - Gone Girl" del 2014, presentato alla IX edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e che vale a Fincher la candidatura al Golden Globe per la miglior regia. Nel 2020 realizza invece il biopic in bianco e nero "Mank", incentrato sulle vicende dello sceneggiatore Herman Mankiewicz e la genesi del celebre film "Quarto potere" di Orson Welles. Distribuito direttamente sulla piattaforma Netflix, il film ottiene dieci nomination agli Oscar. Attivo anche per il piccolo schermo, è produttore esecutivo e regista dei due primi episodi della prima stagione della pluripremiata serie "House of Cards", ed è anche produttore esecutivo e regista di alcuni episodi anche della serie "Mindhunter". In associazione con il produttore Art Linson e la New Line Cinemas ha fondato la casa di produzione Indelible Pictures.