Daniel Burman
BUENOS AIRES (Argentina), 29 agosto, 1973
Regista, sceneggiatore e produttore. Nato in Argentina ma di origine ebraico-polacca, ha mantenuto la doppia cittadinanza. Inizia gli studi in Legge, ma poi cambia idea e decide di dedicarsi al cinema e tra il 1992 e il 1995 realizza alcuni cortometraggi, tra cui "Niños envueltos" (1995) premiato al concorso annuale di cortometraggi dell'INCAA e divenuto parte del lungometraggio a episodi "Historias breves". Nel 1996 realizza la sua opera prima, "Un crisantemo estalla en cincoesquinas", che vince il premio Fipresci al Festival di Sochi, in Russia. Nel 2000 realizza "Esperando al Mesías" primo film di una trilogia autobiografica - che comprende anche "El abrazo partido - L'abbraccio perduto" (2004) e "Derecho de famiglia" (2006) - incentrata sulle problematiche di un giovane ebreo a Buenos Aires, Ariel, interpretato in tutti e tre i film dall'attore Daniel Hendler. Insieme a Diego Dubcovsky, nel 1995 ha fondato la casa di produzione BD Cine con la quale hanno prodotto alcuni film argentini di successo come "Garage Olimpo" (1999) di Marco Bechis e "I diari della motocicletta" di Walter Salles. Nel 2008 riceve alla 65. Mostra del cinema di Venezia il Premio Robert Bresson della fondazione Ente dello Spettacolo ed è il più giovane a ricevere un premio che viene assegnato "a un cineasta che abbia dato una testimonianza del difficile cammino alla ricerca del significato spirituale della nostra vita".