Cornell WoolrichCornell George Hopley-Woolrich
New York (USA), 4 dicembre, 1903
New York (USA), 25 settembre, 1968
Scrittore. A volte noto come George Hopley o William Irish. E' considerato il "padre del noir", "l'Edgard Allan Poe del Novecento". Figlio di genitori separati passa i primi anni della sua vita in America Latina al seguito del padre, poi raggiunge la madre Claire, ricca e autoritaria, a New York, dove studia alla Columbia University. Pochi conoscono il suo nome ma le sue storie hanno ispirato Hitchcock, Truffaut, Fassbinder, tanti sceneggiati e tramissioni radiofoniche da essere ormai entrate nel nostro immaginario collettivo. Eppure quando fu chiamato ad Hollywood non riuscì ad inserirsi e, finito con un divorzio il suo matrimonio con la figlia di un produttore, tornò a New York dalla madre. La cui lunga e costosa malattia prosciugò le sue finanze e le sue energie. Dopo la morte di lei, avvenuta nel 1957, passò i suoi ultimi anni a bere. Quando si decise a consultare un medico, per lui non c'era più a da fare. I suoi personaggi sono sempre sfortunati e sembrano in grado di procurarsi da soli le disgrazie. Per contro, la sua scrittura è assai raffinata e capace di creare tensione. Woolrich ha scritto senza darsi tregua, spesso usando due pseudonimi, forse anche per nascondere un eccesso di produzione. La scrittura per lui forse era anche un rimedio all'angoscia. Era un uomo fragile, dall'aspetto malsano, dotato di un umorismo macabro. Talmente solitario da dedicare uno dei suoi racconti - La sposa in nero - alla sua macchina da scrivere che forse, è stata la sua vera compagna di vita.