Chulpan Khamatova
KAZAN, Repubblica Tatarstan (Russia, ex URSS), 1 ottobre, 1975
Attrice. Nata in una famiglia multietnica di ingegneri, il padre è tataro-musulmano e la madre ebrea e il suo nome, Chulpan, nella lingua del suo paese significa 'stella nascente'. All'iniziale interesse per la matematica e l'economia presto subentra la passione per la recitazione, così decide di iscriversi alla Scuola di Teatro di Kazan dove i suoi insegnanti la incoraggiano a proseguire la sua formazione. Si trasferisce quindi a Mosca dove frequenta l'Istituto di Stato delle Arti Teatrali e al terzo anno di corso viene scelta per interpretare i film (entrambi del 1998) Vremya Tantsora di Vadim Abrashitov, presentato a Locarno, e "Strana glukhikh" di Valeri Todorovsky, presentato alla Berlinale. Indicata tra le più note e talentuose interpreti dell'Est europeo, attiva sia in teatro che sul grande e piccolo schermo, ha raggiunto il successo internazionale soprattutto grazie alle sue interpretazioni in "Luna Papa" (1999) di Bakhtyar Khudojnazarov, presentato nella Sezione Sogni e Visioni a Venezia, "Good bye, Lenin!" (2002) di Wolfgang Becker e "Garpastum" (2005) di Aleksei German jr., presentato in concorso a Venezia. Nel 2004 ha ricevuto dal Presidente Vladimir Putin il titolo di "Artista Emerita della Federazione Russa". Nel 2006 è chiamata a far parte della giuria della 63ma Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.