Christopher Reeve
NEW YORK, 25 settembre, 1952
NEW YORK, 10 ottobre, 2004
Attore. Figlio della giornalista Barbara Johnson e dello scrittore Franklin, che divorziano quando Christopher ha appena 4 anni. L'attore comincia a recitare in una piccola compagnia teatrale all'età di nove anni, coltivando questa passione insieme a quella della musica e del canto. Subito dopo il diploma, si iscrive alla Cornell University e comincia a lavorare come attore professionista riscuotendo ottimi risultati. Durante l'ultimo anno di università, viene scelto, insieme a Robin Williams, tra migliaia di candidati, per frequentare l'ambitissima Juilliard School of Performing Arts di New York. Il suo esordio nel mondo del cinema avviene nel 1977 con "Salvate il Gray Lady" di David Greene, in cui recita accanto a Charlton Heston. Ma il pubblico impara a conoscerlo e ad amarlo l'anno successivo, quando presta per la prima volta il volto all'eroe dei fumetti Superman. A questo primo film seguono altri tre episodi, nel 1980, nel 1983 e nel 1987. L'ultimo della serie si rivela un fiasco al botteghino e mette fine alla serie. Il suo fisico imponente e sensuale, in contrasto con il volto delicato ed una faccia "pulita", uniti alla sua identificazione con il ruolo del supereroe, gli rendono difficile ottenere altri ruoli da protagonista. Ma nel 1996 un incidente cambia la sua vita. Durante i trials di equitazione del Commonwealth Dressage and Combined Training Association, viene disarcionato dal suo cavallo e cadendo si procura una lesione di due vertebre cervicali che lo paralizza completamente dal collo in giù, rendendolo tetraplegico. Per finanziare le costose cure che deve affrontare, negli anni sono stati molti gli attori hollywoodiani, tra cui Robin Williams, ad autotassarsi. Nonostante la gravità della situazione Reeve non si arrende e, non appena le cure gli permettono di fare a meno per alcuni periodi del respiratore artificiale, si impegna in attività di beneficenza e si batte a livello internazionale per lo studio dei traumi del midollo spinale. Fonda la Christopher Reeve Foundation, con il fine di supportare psicologicamente gli affetti da lesioni alla colonna vertebrale meno fortunati di lui, intanto si fa impiantare un pacemaker polmonare. Nel 1998 trova la forza di tornare su un set televisivo per interpretare la parte di un paraplegico che assiste ad un delitto dalla finestra della sua stanza in "La finestra sul cortile", remake per la tv dell'omonimo film diretto da Alfred Hitchcock del '54. Il suo coraggio viene premiato con la nomination al Golden Globe e quella allo Screen Actors Guild Awards.Il 10 ottobre 2004, all'età di 52 anni l'attore muore nella sua casa di Mount Kisco (New York) in seguito a un arresto cardiaco, vicino alla moglie Dana, rimastagli accanto nelle difficoltà.