Budd SchulbergSeymour Wilson Schulberg
Noto anche come: Budd Wilson Schulberg
NEW YORK (USA), 27 marzo, 1914
NEW YORK (USA), 5 agosto, 2009
Scrittore. Suo padre, B.P. Schulberg, è produttore capo alla Paramount, mentre sua madre - Adeline Jaffe - è la sorella di Sam, famoso agente dei divi hollywoodiani, così sin da piccolo Budd si trova spesso a frequentare personaggi del mondo dello spettacolo. A cavallo tra gli anni '30 e '40, tenta prima la carriera di giornalista sportivo, poi inizia quella di sceneggiatore in qualità consulente delle grandi major, contribendo non accreditato a molte sceneggiature come "È nata una stella" (1937) di William A. Wellman, "Little Orphan Annie" (1939) di Ben Holmes e "Five Were Chosen" (1942) di Herbert Kline. Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale è - insieme al regista John Ford - tra gli operatori mandati sul fronte per documentare il conflitto. Nel 1947, nel suo primo romanzo, "Perché corre Sammy?", svela alcuni scomodi aneddoti del mondo del cinema rendendosi per molti anni "persona non gradita" negli ambienti del jet set hollywoodiano. Il libro, però, è destinato alla notorietà: la versione andata in scena a Broadway nel 1964 e interpretata da Steve Lawrence rimane in scena per più stagioni, totalizzando ben 540 repliche. Dal momento che negli anni '30 si era iscritto al Partito Comunista americano, nel dopoguerra incorre nella furia del maccartismo e ha non poche difficoltà a trovare lavoro nel mondo del cinema. Nel 1954, però, Elia Kazan lo chiama a sceneggiare il suo capolavoro, "Fronte del porto", il film che consacra definitivamente il mito di Marlon Brando e che vale a Budd l'Oscar. L'anno successivo il regista Mark Robson porta sul grande schermo il suo romanzo "The Harder They Fall", liberamente ispirato alla vita di Primo Carnera, in "Il colosso d'argilla", interpretato da Rod Steiger e Humphrey Bogart. Nel 1957 Budd lavora di nuovo con Kazan adattando un suo racconto per "Un volto nella folla", mentre l'anno successivo realizza la sceneggiatura di "Il paradiso dei barbari" (1958) per Nicholas Ray. Muore all'età di 95 anni.