Audrey HepburnEdda Van Heemstra Hepburn - Ruston
IXELLES (Belgio), 4 maggio, 1929
TOLOCHENAZ (Svizzera), 20 gennaio, 1993
Attrice. Figlia di un banchiere anglo-irlandese e di una baronessa olandese, Audrey trascorre il periodo della seconda guerra mondiale in Olanda, dove studia recitazione e danza. Bruna, sottile e dal volto dolce e romantico: una miscela di spontaneità, sofisticazione e stile che la fanno ricordare come una delle più eleganti attrici della storia di Hollywood. Inizia la carriera quando, dopo la guerra, si trasferisce a Londra con la madre. Ma l'incontro importante, che segna una svolta decisiva, è a Montecarlo, durante le riprese del film "Monte Carlo Baby" dove incontra la scrittrice ottantenne Colette che la vuole come protagonista nella versione teatrale del suo romanzo "Gigi". Debutta a Broadway il 24 novembre 1951 ed è un clamoroso successo. Da qui inizia la sua scalata cinematografica. Il primo film importante, in cui vince l'Oscar come migliore attrice, arriva nel 1953 con il ruolo della graziosa principessa Anna in "Vacanze romane" di William Wyler. L'anno successivo, a fianco di Humphrey Bogart e William Holder che s'innamorerà perdutamente di lei, è la protagonista del film "Sabrina" di Billy Wilder, ruolo che le vale una nomination. I personaggi meglio interpretati da Audrey sono tutte "sorelle" di Sabrina, sbarazzine ed eleganti: "My Fair Lady" ('64) di George Cukor; "Cenerentola a Parigi" ('57) di Stanley Donen; "Verdi dimore" ('59) diretta da Mel Ferrer, che fu suo marito dal 1954 al 1968; "Colazione da Tiffany", altra nomination all'Oscar, ('61) di Blacke Edwards. Sui toni romantici si colloca la sua interpretazione di Natascia in "Guerra e pace" (1956) di King Vidor. Nel 1959 gira "Storia di una monaca" (terza nomination) di Zinneman e nel 1967 "Due per la strada" di Donen, che è forse il ruolo più rivelatore del suo talento e "Gli occhi della notte" (nomination all'Oscar) di Terence Young. Dal 1967 si ritira dalle scene, riapparendo solo saltuariamente sugli schermi. Nonostante la grande fortuna cinematografica, la sua vita privata è invece travagliata. Dopo il divorzio con Mel Ferrer, sposa uno psichiatra italiano, Andrea Dotti da cui ha il secondo figlio Luca, e si trasferisce a Roma. Ma nel 1983 anche questo matrimonio finisce. Solo con l'ultimo compagno trova finalmente un po' di stabilità. E' nominata ambasciatrice dell'Unicef e s'impegna nella lotta contro la fame, soprattutto in Somalia. Nel 1989 viene chiamata da Spielberg per interpretare la parte di un angelo nel film "Per sempre", e questa sarà la sua ultima interpretazione. Tornata da una missione umanitaria in Somalia, si scopre ammalata di cancro al colon e muore in Svizzera l'anno dopo, il 20 gennaio del 1993. Suo figlio Sean Ferrer, fonda lo stesso anno l'Audrey Hepburn Children's Fund per favorire la scolarizzazione nei Paesi africani.