André Devigny
HABÈRE-LULLIN, Haute-Savoie (Francia), 25 maggio, 1916
HAUTEVILLE-SUR-FIER, Haute-Savoie (Francia), 18 febbraio, 1999
Generale francese la cui rocambolesca fuga dal carcere prima dell'esecuzione da parte dei nazisti ispirò il film 'Un condannato a morte è fuggito', di Robert Bresson, premiato al Festival di Cannes nel 1957 - muore nella sua casa di Parigi. Devigny (sepolto in forma privata in un piccolo comune dell'Alta Savoia), raccontò la sua spettacolare evasione dalla prigione di Mont Luc nell'agosto '43 insieme ad un altro detenuto. Il 25 agosto, tre giorni prima dell'esecuzione, riuscì ad aprire la porta della cella, salì sul tetto e si calò nel cortile della prigione con una corda da lui stesso fabbricata. Pugnalò una sentinella, poi col compagno di cella si arrampicò sul muro di cinta e saltò all'esterno. Raggiunto mentre cercava di entrare in Svizzera, si gettò nel Rodano e vi rimase cinque ore finché i tedeschi non se ne andarono. Riuscì a fuggire, ma i nazisti si vendicarono sulla sua famiglia, alcuni membri della quale furono deportati.