Amy Adams
VICENZA, Veneto (Italia), 20 agosto, 1974
Attrice. Figlia di genitori mormoni statunitensi, nasce in Italia poiché il padre, Richard Adams, presta servizio in una base militare ad Aviano. All'età di nove anni si trasferisce a Castle Rock in Colorado. Aspirando fin da bambina a diventare ballerina, inizia a frequentare, durante gli anni delle scuole superiori, la David Taylor Dance Company; la passione per la recitazione, infatti, arriverà solo qualche anno più tardi. Conseguito il diploma presso la Douglas Country High School, lavora per il negozio di abbigliamento Gap e come cameriera nella catena di ristorazione Hooters, prima di diventare ballerina presso il Boulder's Dinner Theatre e il Country Dinner Playhouse, partecipando a spettacoli quali "Brigadoon" e "A Chorus Line". Durante una delle sue esibizioni viene notata da un regista teatrale di Minneapolis che la porta con sé a Chanhassen in Minnesota, facendola lavorare in alcuni prestigiosi dinner-theatre. In seguito a uno stiramento muscolare, che le impediva di ballare, partecipa a un provino per una parte nel lungometraggio "Bella da morire" (1999), che il regista Michael Patrick Jann stava girando nelle vicinanze del Minnesota. Partecipa al film - interpretando una contestatrice - recitando al fianco di Kirsten Dunst, Ellen Barkin e Kirstie Alley che la incoraggia a trasferirsi a Los Angeles. In California, la sua carriera nel mondo dello spettacolo inizia in televisione; la Fox infatti le assegna la parte di Kathryn Merteuil nella versione televisiva del film di successo "Cruel Intentions - prima regola: non innamorarsi" (1999), la stessa parte che nel film era stata interpretata da Sarah Michelle Gellar. Tra il 2000 e il 2002 compare in alcune serie TV quali, "That '70s Show", "Streghe", "Providence", Smallville" e "The West Wing". Nel 2002 ottiene il suo primo ruolo importante nel film di Steven Spielberg "Prova a Prendermi", dove recita accanto a Leonardo DiCaprio. Purtroppo, il film non le procura il successo sperato poiché non le viene offerta nessun'altra proposta di lavoro per il grande schermo; è costretta così a far ritorno alla televisione, partecipando alla non fortunata serie "Dr. Vegas" (2004). Grazie alla sua interpretazione di un'allucinata ragazza incinta nella produzione indipendente e low-budget del film "Junebug" (2005) di Phil Morrison - girato in soli ventuno giorni - riceve i primi riconoscimenti: la nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista, il Premio Speciale Drammatico della Giuria al Sundance Film Festival, il SEFCA Award e altri premi. La sua carriera di attrice continua al fianco di Tim Robbins in "Tenacious D e il destino del rock" (2006) di Liam Lynch e ne "La guerra di Charlie Wilson" (2007) di Mike Nichols, dove recita accanto a Tom Hanks e Julia Roberts. Nel 2007, grazie alla sua capacità di apparire come un'eroina Disney dai grandi occhi, viene scelta tra circa trecento aspiranti per il ruolo di Giselle, la bella e dolce principessa delle favole del film "Come d'incanto" di Kevin Lima. La sua immagine vivace e innocente le permette di esprimere al meglio i suoi due talenti oltre alla recitazione, ossia la danza e il canto, facendole ottenere una nomination ai Golden Globe come miglior attrice in una commedia musicale. L'anno successivo, grazie alla parte della giovane suora in "Il dubbio" (2008, di John Patrick Shanley), riceve la candidatura agli Oscar come miglior attrice non protagonista, ai Golden Globe e ai British Academy Film Award. Nel 2009 è Amelia Earhart in "Una notte al museo 2 - La Fuga" (2009) di Shawn Levy e Julie Powell - un'aspirante scrittrice, cuoca e blogger - in "Julie & Julia" (2009) di Nora Ephron. L'interpretazione del personaggio di Charlene Fleming, nel film vincitore di due Oscar "The Fighter" di David O. Russell, le fa ottenere (sempre nel ruolo di attrice non protagonista) una nomination agli Academy Awars, ai BAFTA e ai Golden Globe. Nel 2013 ottiene le stesse candidature per "The Master" di P.T. Anderson. Nel 2013 è ancora diretta da Russell in "American Hustle", che le porta la prima nomination all'Oscar come miglior attrice protagonista. Il ruolo di Sydney Prosser le vale anche il Golden Globe 2014 così come ne riceve un secondo, l'anno successivo, per l'interpretazione della pittrice Margaret Keane in "Big Eyes" di Tim Burton.