Dal regista dell’apprezzato Il cieco che non voleva vedere il Titanic, una commedia racchiusa in un titolo che è motto e sentenza: umorismo pacatamente pulp, divertimento lugubre, minimalismo e sensibilità
Nadia Tereszkiewicz brilla come donna barbuta nella Francia rurale dell’Ottocento. Un melodramma suggestivo, un’inedita storia di emancipazione secondo Stéphanie Di Giusto
Esordio interessante nel segno del cinema d’assedio di John Carpenter: la mutazione della socialità dell’era post pandemica, i crescenti episodi di crudeltà, l’abbrutimento dell’umanità
L’opera monumentale torna al suo antico splendore nel restauro della Cinémathèque française, in anteprima sulla Croisette: un capolavoro colossale, epico e rivoluzionario
Lisa subisce un trauma e, come l’animale, si nasconde nel carapace: che è un armadio, così vicino ai suoi cari e così lontano dai loro cuori. Opera prima originale, ma impacciata e scricchiolante
L’opera prima di Lola Quivoron rivela l’autentica e primitiva femminilità di un’amazzone che cerca la libertà in motocicletta: ritmo famelico, ardore creativo e qualche sbavatura
Ma io lavoro? Presente e futuro dell’impiego. Il regista di Videocracy preserva l’umorismo ma lascia in sospeso troppi interrogativi: che ne sarà di noi?
Premiato per la migliore sceneggiatura in Un Certain Regard al Festival di Cannes 2022, arriva nelle sale italiane il film di Maha Haj: sguardo femminile per una raffigurazione non superficiale su un certo tipo di mascolinità arabica