Mimmo Verdesca firma al debutto un lavoro stratificato sulla maternità. Con uno stile asciutto e qualche passaggio faticoso. Ottime Bobulova e Sandrelli
Dopo l’acclamato Loving Vincent, DK e Hugh Welchman tornano al rotoscopio e adattano I contadini del Nobel Reymont: un’impresa mastodontica al servizio di un melodramma convenzionale
La storia dello scrittore con Dora Diamant: storicamente attendibile e grazioso, ma con una linearità scolastica che lo rende poco incisivo. Per riscoprire il genio nel centesimo anniversario dalla scomparsa
Una celebrazione del rapporto tra natura e ricordi: convenzionale nell’intreccio, ma il punto di vista sul mondo inesplorato dei tartufi è inedito. E alcune scelte di regia rendono l'atmosfera rarefatta, quasi fiabesca. Con Umberto Orsini e Margherita Buy
Esordio nel lungometraggio per Mika Gustafson, miglior regia nella sezione Orizzonti a Venezia 2023: un sanguigno elogio alle sfaccettature dell’essere donna, sorella e giovane disobbediente
Dal regista dell’apprezzato Il cieco che non voleva vedere il Titanic, una commedia racchiusa in un titolo che è motto e sentenza: umorismo pacatamente pulp, divertimento lugubre, minimalismo e sensibilità
Nadia Tereszkiewicz brilla come donna barbuta nella Francia rurale dell’Ottocento. Un melodramma suggestivo, un’inedita storia di emancipazione secondo Stéphanie Di Giusto
Esordio interessante nel segno del cinema d’assedio di John Carpenter: la mutazione della socialità dell’era post pandemica, i crescenti episodi di crudeltà, l’abbrutimento dell’umanità
L’opera monumentale torna al suo antico splendore nel restauro della Cinémathèque française, in anteprima sulla Croisette: un capolavoro colossale, epico e rivoluzionario