I felini e il loro immaginario dominano la comunicazione, dalle accuse alle “gattare senza figli” agli immigrati diffamati. Ma la cosa più interessante è l’ascesa degli influencer politici: capita quando i media tradizionali non capiscono i meme...
Esistono account che offrono materiali rari da backstage, interviste e momenti di grande televisione: un’enciclopedia casuale e senza fondo fatta di indimenticabili frammenti di memoria
Gatti con la Go-Pro, gatti malati che ce la fanno, gatti che ricevono donazioni, gatti parlanti, gatti ovunque: non solo immagini buffe o graziose, ma narrazioni che sfruttano i meccanismi della fiction per ingaggiare il pubblico
Turning Point: La bomba atomica e la guerra fredda, disponibile su Netflix, è una visione utile per capire come mai il mondo è in fiamme e alcune zone del pianeta sono in costante stato di violenza e guerra
La critica e il giornalismo stanno morendo: il racconto cinematografico è sempre più affidato alle social star. Ma il pubblico sta premiando alcuni titoli a prescindere da cocktail, red carpet e interviste “sceme”
Da TikTok a OnlyFans, i segreti di un sistema “facile facile” per frodare il fisco, evadere le tasse e prendere per scemi migliaia di follower, ammirati e invidiosi di tanta ricchezza
Da influencer ammirata a emblema di un modo quantomeno opaco di fare beneficenza, Chiara Ferragni dimostra che errori e vanità sono sempre in agguato. Basterebbe fidarsi dei professionisti e dei loro studi
Il mondo è in fiamme e la politica è impreparata, se non addirittura, apparentemente, debole nei confronti di eventi apocalittici: una risata ci salverà? L’importante è che non sia “l’ultima”
La sospensione delle anteprime con tappeto rosso ha allontanato gli influencer – spesso “foraggiati” direttamente dagli Studios – dal mondo del cinema. Ma il vero tema è i ricchi diventano sempre più ricchi a scapito dei poveri sempre più indigenti
Nell’epoca in cui “Io diventa Tutti”, gli Studios cercano di controllare la narrazione, scatenando le frustrazioni di una categoria sempre più svalutata. Ma l’industria cinematografica è un'azienda e segue le logiche del marketing