Florida, metà anni Settanta. La 29enne Christine Chubbuck è una talentuosa giornalista, conduttrice per la locale emittente TV WZRB, che ambisce a raggiungere il successo professionale. Ma riuscire a sfondare in quegli anni rappresenta una vera e propria sfida non solo perché donna, ma anche a causa della svolta sensazionalistica voluta dai dirigenti del canale. La concorrenza per una promozione, l'amore non corrisposto per un collega e una tumultuosa vita familiare la trascineranno in uno stato di depressione che la porterà a compiere un gesto estremo in diretta...
SCHEDA FILM
Regia: Antonio Campos
Attori: Rebecca Hall - Christine, Michael C. Hall - George, Tracy Letts - Michael, Maria Dizzia - Jean, J. Smith-Cameron - Peg, Timothy Simons - Steve, Kim Shaw - Andrea, John Cullum - Bob Andersen, Morgan Spector - Dottor Parsons, Jayson Warner Smith - Mitch, Kimberley Drummond - Gail, Lindsay Ayliffe - Capitano Frank Basil, Susan Pourfar - Miranda, Rachel Hendrix - Crystal, Alec Cabacungan - Stevie, John Newberg - Marvin, Susie Spear - Sig.ra Nelson, Wayne Reynolds - Wayne, Ian Covell - Darren Spazzio, Theresa O'Shea - Miss Maisie, Lane Morris - Doris, Rebecca Koon - Margaret, Anthony Triceri - Anthony
Sceneggiatura: Craig Shilowich
Fotografia: Joe Anderson
Musiche: Daniel Bensi, Saunder Jurriaans
Montaggio: Sofía Subercaseaux
Scenografia: Scott Kuzio
Arredamento: Jess Royal
Costumi: Emma Potter
Durata: 119
Colore: C
Genere: BIOGRAFICO DRAMMATICO
Specifiche tecniche: DCP
Produzione: THE WONDER CLUB, IN ASSOCIAZIONE CON FRESH JADE LIMITED, BORDERLINE FILMS
NOTE
- PREMIO PER LA MIGLIOR ATTRICE (REBECCA HALL) AL 34. TORINO FILM FESTIVAL (2016).
CRITICA
"Dalla vera vicenda il regista newyorchese Antonio Campos ha tratto ora un film minuzioso (...). Protagonista è Rebecca Hall (...). La sua interpretazione è uno dei punti di forza del film; l'altro è la capacità di interagire con un'epoca in maniera non superficiale. Certo, la storia della Chubbuck, così peculiare ed estrema, può rischiare si ricondurre il tutto a questioni personali (...), ma il film riesce a raccontare anche altro rifacendosi allo spirito di certo cinema degli anni Settanta. 'Christine' potrebbe essere un film di un buon regista di quel decennio: non cerca il vintage né imita pedantemente il cinema dell'epoca, ma si segue il personaggio con tempi dilatati, ne osserva il quotidiano, illumina il contesto lasciando intravedere uno sfondo di cupa paranoia (...)." (Emiliano Morreale, 'La Repubblica', 21 novembre 2016)
"(...) Antonio Campos con 'Christine' va dritto sulla strada del biopic prendendo a protagonista l'inglese Rebecca Hall, che qui tira fuori una corda drammatica di sfaccettata vibratilità. (...) Pur non del tutto a fuoco, il copione di Craig Shilowich ha il merito di non pretendere di dare risposte e di lasciar parlare la contraddittoria complessità del ritratto. E la Hall incarna questo disturbante personaggio di donna, fragile e aggressiva, con una profonda adesione emozionale che le conquista la nostra compassione e la nostra empatia." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 22 novembre 2016)
"(...) è proprio lo script uno dei punti di forza di 'Christine', dramma diretto dal talentuoso Antonio Campos sulla reporter americana Chubbuck (...) associa il monito sulla salute mentale alla riflessione sui media, incarnati alla grande da Rebecca Hall: condizione femminile e proliferazione delle armi, depressione e scoop, è un thriller al litio che fa sul serio. E merita un premio." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 23 novembre 2016)