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L’ipotesi naif di una società orizzontale, un tempo cara ai comunisti e ai commoventi cantori della Hollywood b/n, è il cuore di questa commedia all’inglese deliziosamente futile, che trasforma un aneddoto bio di sua maestà Elizabetta II nella favola escapista modello Vacanze romane.
Là il giornalista e la principessa, qua l’aviatore e la giovane erede al trono d’Inghilterra. Là soprattutto il fascino di Gregory Peck e la grazia di Audrey Hepburn, qua un acerbo attore irlandese (Jack Reynor) e una fin qui solo graziosa Sarah Gadon.
S’incontrano nella finzione la notte dell’8 maggio 1945, tra i balli del Mall e la baldoria ubriaca di Trafalgar Square, per celebrare la fine della guerra e la vittoria dell’Europa sull’Asse del Male.
Classica commedia degli equivoci in moto perpetuo e a tempo di swing, modellata su un romanticismo caramelloso che tutto ammette e perdona, baci rubati, differenze di censo, pietose bugie e improbabili inganni, audace quanto basta per non essere imprudente, Una notte con la regina confida soprattutto sulla generosità bonaria di un pubblico d’altri tempi e la simpatia dei suoi reali di contorno, re Giorgio (Rupert Everett), la moglie Elisabetta (Emily Watson) e la figlia minore Margaret (Bel Powley).