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Il prezzo della gloria del francese Xavier Beauvois è una commedia sgangherata che utilizzando come sfondo l’episodio realmente accaduto della trafugazione della bara del grande Charlie Chaplin, agita da parte di due uomini a scopo di estorsione, vorrebbe contemporaneamente omaggiare il grande Charlot, riflettendo non troppo seriamente sul tema della moralità.
L’uso di un registro leggero e scanzonato, complice anche la scelta dell’ormai inflazionato Benoit Poelvoorde, attore dal volto simpatico, particolarmente adatto all’atmosfera che si respira nel film, sarebbe probabilmente volto a sdrammatizzare un evento critico, rendendolo comico nella sua tristezza, proprio nello stile del grande regista scomparso, ma le modalità con cui viene effettuata l’operazione appaiono superficiali e grossolane, con il risultato di ottenere un prodotto debole e poco efficace, a tratti noioso.
Il racconto poggia quasi totalmente sul contrasto tra un mondo reale in cui l’essere onesti e responsabili rende seri, tristi e sopraffatti da un sistema poco empatico, e quello edulcorato di chi, evitando le responsabilità e non facendo certo dell’onestà il suo primo principio, riesce apparentemente a mantenere il sorriso e ad essere creativo e divertente, trovando soluzioni improbabili che, da manuale, esitano in disastro. Una specie di Pinocchio con tanto di grillo parlante, rappresentato dalla bimba assennata che più volte tenta di riportarlo al buon senso; un Pinocchio neanche troppo definito, che a tratti gioca il ruolo del bimbo discolo, a tratti quello dell’amico tentatore.
Un personaggio che vorrebbe richiamare la comicità e la malinconia di Charlot, ma che non riesce nemmeno ad avvicinarne la profondità e la dolcezza; che in un epilogo a lieto fine, tanto improbabile da sfiorare il ridicolo, sceglie di continuare a vivere nel gioco e nella leggerezza di un circo, incapace di vivere nel mondo reale e rinunciare al suo essere immaturo ma spensierato.
Le scene all’interno del circo sono forse le più riuscite, seppur anch’esse risultino poco fluide con il resto della trama.
Buoni i propositi, ma deludente il risultato.