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In un piccolo villaggio situato in una lontana landa magica, vive un gregge di pecore. La loro tranquillità viene bruscamente interrotta dall’arrivo di un branco di lupi. Per succedere alla guida del branco, si terrà una sfida della quale si renderanno protagonisti il feroce Ragear e il goffo ma coraggioso Grey. Per conquistare l’amore di Bianca e il ruolo di leader, Grey si reca nel bosco dove scopre un campo di conigli nomadi. La coniglietta indovina Mami gli offre una pozione magica, ma al suo rientro nel branco Grey scopre di essersi trasformato in un ariete…
La Russia sembra sterzare sempre più verso l’animazione ed ecco giungere la conferma, dopo la valida prova Masha e Orso, sotto il titolo di Bianca & Grey e la pozione magica. Punto forte del film non è certamente la trama, in bilico tra le produzioni targate Disney e la nuova frontiera dell’animazione.
Ottimo prodotto d’intrattenimento per i più piccoli, il film diretto da Maxim Volkov e Andrey Galat si discosta dall’entertainment più recente rivolto anche, ma forse soprattutto, agli adulti, mostrandosi come un prodotto semplice, infantile e quindi dedito al mero divertimento facendo a meno di riflessioni troppo impegnate.
Non mancano però i messaggi di pace o di possibile convivenza tra specie diverse (esplicito rimando alla possibile convivenza tra culture differenti), ma ciò cui più mira il film è il ricorso all’innovazione tecnica e visiva sul fronte dell’animazione più che allo sviluppo di una trama articolata.
Adatto per grandi e piccini, forse più per questi ultimi, dopo ben cinque anni di lavorazione, la favola magica giunge sul grande schermo distribuita da Barter Entertainment, e lo fa senza pretesa alcuna (almeno nelle intenzioni dei produttori) di apportare qualcosa di nuovo al genere d’animazione, ma non rinuncia all’ingrediente principale necessario a un simile prodotto: il facile divertimento.