Tra Luisella Ceccacci, cassiera in una rosticceria, e Carlo Torquati, artigiano inventore d'ingegnosi congegni, e scrittore di canzoni, incontratisi per caso in filobus, germoglia un sentimento di reciproco affetto. Luisella è figlia di Augusto Ceccacci, che un giorno, avendo fermato la sua carrozzella per comprare un giornale, apprende che la sua vecchia zia, Agnese Ceccacci, nota usuraia, è stata assassinata. Come si saprà poi, la vecchia ha lasciato quattrocento milioni e il sor Augusto, che ne è l'erede, si trova da un giorno all'altro milionario. Luisella s'adatta con sorprendente rapidità alla sua nova condizione e si dà l'aria della gran signora. Le ronza intorno un bellimbusto spiantato, un certo marchese di Pontenero, Carlo Torquati, dopo aver tentato invano di rivedere Luisella, riesce con uno stratagemma a piantarsi in casa del sor Augusto e cerca di difendere l'amata dalle insidie del marchese. Intanto la polizia fa indagini per scoprire l'assassino di Agnese Ceccacci e, dopo mesi di ricerche, arresta il pittore Dodi, che all'epoca dell'assassinio, s'era pubblicamente lamentato della propria triste sorte. Mentre Dodi è in carcere viene allestita una mostra dei suoi dipinti, che ha molto successo. Il processo però si mette male per Dodi, quando ad un tratto si scopre il vero assassino dell'usuraia e viene così provata l'innocenza dell'artista. Carlo, divenuto ricco in seguito al successo della sua canzone "Papà Pacifico", sposerà Luisella.
SCHEDA FILM
Regia: Guido Brignone
Attori: Antonella Lualdi - Luisella, Nando Bruno - Augusto Ceccacci, Galeazzo Benti - Barone Alberto, Carlo Sposìto - Venditore Ambulante, Bice Valori, Marisa Valenti, Enzo Biliotti, Nerio Bernardi, Agostino Salvietti, Lucia Brusco, Marisa Vernati, Pino Locchi, Frank Latimore - Carlo
Soggetto: Guido Brignone
Sceneggiatura: Gaspare Cataldo, Nicola Manzari
Fotografia: Mario Albertelli
Musiche: Armando Fragna
Scenografia: Piero Filippone
Durata: 90
Genere: COMMEDIA
Tratto da: DALLA CANZONE OMONIMA DI ARMANDO FRAGNA E RASTELLI
Produzione: GIULIO MANENTI PER MANENTI FILM
Distribuzione: MANENTI FILM
CRITICA
"Uscito con notevole ritardo rispetto alla data di produzione, questo modesto film di Brignone non può più contare ormai, sulla discreta notorietà di cui ha goduto, a suo tempo, la canzone che lo ha ispirato". (U. Tani, "Intermezzo", n. 24 del 31/12/1956).