Da qui all'eredità

ITALIA 1955
Alberto e Beniamino sono due fannulloni, che vivono coinquilini senza acqua, luce, gas e generi di prima necessità. Essi passano il tempo architettando stravaganti imprese o sforzandosi di rimediare alle disastrose conseguenze delle stesse. I due eroi sono nipoti di Zia Tina, donna rude e risoluta, che minaccia di diseredarli se continueranno a comportarsi in modo così sciocco e sconveniente. Cè poi una graziosa cuginetta, di nome Marisa, che Zia Tina vorrebbe far sposare ad un giovanotto, che al cospetto della severa zia assume degli atteggiamenti da giovane morigerato e dabbene, mentre la sua condotta è tutt'altro che seria. Marisa però ama, riamata, un altro giovane e il caso vuole che la zia, i due nipoti e Marisa una sera si trovino nel locale notturno dove canta l'innamorato di Marisa. Questi ne approfitta per smascherare la falsità e le insidie del rivale. Alberto e Beniamino continuano a dar prova della loro incosciente scemenza finché la Zia Tina decide di prendersi in casa i due nipoti, proibendo loro di prendere qualsivoglia iniziativa. Marisa invece sarà felice al fianco del suo innamorato, che ha saputo conquistare anche il cuore dell'energica zia.
SCHEDA FILM

Regia: Riccardo Freda

Attori: Tina Pica - Zia Tina, Beniamino Maggio - Beniamino, Alberto Sorrentino - Alberto, Pina Bottin - Marisa, Domenico Modugno - Innamorato di Marisa, Luigi De Filippo - Pretendente di Marisa, Nerio Bernardi, Pietro Carloni, Floria D'Alba, Carlo Delle Piane, Gina Mascetti, Loris Gizzi, Mariangela Giordano, Anna Di Lorenzo, Adriana Facchetti, Nino Milano

Soggetto: Riccardo Freda, Carlo Moscovini, Carlo Veo

Sceneggiatura: Riccardo Freda, Carlo Veo, Carlo Moscovini

Fotografia: Mario Albertelli

Musiche: Domenico Modugno

Scenografia: Arrigo Equini

Durata: 88

Genere: COMMEDIA

Produzione: CARLO CAIANO PER LA CENTAURO FILM

Distribuzione: CENTAURO FILM

CRITICA
"È un lavoro molto debole, che a prescindere da qualche battuta comica e di originalità, è privo di apprezzabili qualità artistiche e tecniche". (Segnalazioni Cinematografiche, vol.38, p.107).