Un sottufficiale americano, d'origine italiana, Jack Grandi, appartenente alle truppe d'occupazione, fa per caso la conoscenza di una bella signorina di Trieste. Tra i due giovani fiorisce l'amore; ma quando la ragazza, ch'è orfana e vive con la nonna, presenta Jack a quest'ultima, la vecchia gentildonna, nell'udire il nome di famiglia del sottufficiale, assume un contegno nettamente ostile. Il padre di Jack, Antonio Grandi, divenuto poi un celebre cantante, si trovava a Trieste durante la prima guerra mondiale, prima dell'entrata dell'Italia in guerra. Incaricato di una segreta missione politica a favore dell'Italia, s'era innamorato della figlia del conte di Sant'Elmo il capo dei patrioti triestini, che preparavano l'insurrezione. Scopertasi la congiura, il conte di Sant'Elmo venne condannato a morte. Antonio era riuscito a fuggire ed aveva poi combattuto contro l'Austria nelle file del regio esercito. Alla contessina di Sant'Elmo s'era fatto credere che Antonio fosse stato il denunciatore di suo padre: costretta ad aborrire chi tanto aveva amato, aveva sposato un cugino austriaco. Avvertito, da un amico di Jack, di quello ch'è capitato a suo figlio, Antonio, che sta cantando a New York, prende l'aereo e vola in Europa. Giunto a Trieste, affronta la nonna, che altri non è che l'antica innamorata: tutto si chiarisce, i due giovani sono felici.
SCHEDA FILM
Regia: Max Calandri
Attori: Nino Marchesini - Conte Claudio, Yvonne Cocco, Vando Trese, Scilla Vannucci, Franco Pastorino, Marcella Daviland, Francesco Di Marco, Vasito Bastino - Jack Grandi, Lilian Deis, Peter Trent - Conte Elio Schubert, Diana Bell Orsini - Contessa Clara Schubert, Nerio Bernardi - Conte Di Sant'Elmo, Nora Visconti - Maria Luisa Di Sant'Elmo, Vera Carmi - Anna Di Sant'Elmo, Alberto Sorrentino - Albert, Liliana Bonfatti - Wanda, Antonio Basurto - Antonio Grandi
Soggetto: Max Calandri
Sceneggiatura: Paola Ojetti, Max Calandri
Fotografia: Tony Frenguelli
Musiche: Nino Oliviero
Genere: STORICO
Produzione: GIUSEPPE PALUMBO PER LIVORNO FILM
Distribuzione: LIVORNO - REGIONALE
CRITICA
"Il film, che ha come premessa una grottesca contraffazione della storia di Trieste durante la prima guerra mondiale, è anche esteticamente un lavoro molto debole". (Anonimo, "Segnalazioni Cinematografiche", Vol. XXXV, 1954).