Lo stregone Balthazar Blake deve proteggere la città di New York dai maligni intenti del suo nemico Maxim Horvath e dal suo aiutante illusionista, ma per sconfiggere i suoi avversari ha bisogno a sua volta di qualcuno accanto a sé che aumenti le sue forze. La scelta cade su Dave Stutler, un giovane inizialmente scettico che si lascera però ben presto conquistare dalle meraviglie della magia...
SCHEDA FILM
Regia: Jon Turteltaub
Attori: Nicolas Cage - Balthazar Blake, Jay Baruchel - Dave Stutler, Alfred Molina - Maxim Horvath, Teresa Palmer - Becky Barnes, Monica Bellucci - Veronica, Toby Kebbell - Drake Stone, Alice Krige - Morgana, Jake Cherry - Dave bambino, Omar Benson Miller - Bennet, Gregory Woo - Sun Lok
Soggetto: Johann Wolfgang von Goethe - Poema, Matt Lopez, Lawrence Konner, Mark Rosenthal
Sceneggiatura: Doug Miro, Carlo Bernard, Matt Lopez
Fotografia: Bojan Bazelli
Musiche: Trevor Rabin
Montaggio: William Goldenberg
Scenografia: Naomi Shohan
Costumi: Michael Kaplan
Effetti: John Nelson, John Frazier
Durata: 111
Colore: C
Genere: FANTASY
Specifiche tecniche: ARCAM, 35 MM
Tratto da: poema omonimo di Johann Wolfgang Goethe
Produzione: WALT DISNEY PICTURES, BROKEN ROAD PRODUCTIONS, JERRY BRUCKHEIMER FILMS, JUNCTION ENTERTAINMENT, SATURN FILMS
Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA
Data uscita: 2010-08-18
TRAILER
NOTE
- NICOLAS CAGE FIGURA ANCHE COME PRODUTTORE ESECUTIVO.
CRITICA
"La parola chiave è: matrioska. Perché tutto, nella storia e nel destino de 'L'apprendista Stregone' (...) ruota attorno a un gioco ad incastri, tipico della caratteristica bambola russa. L'ultimo film ad alto tasso spettacolare in cui si consuma, ancora una volta, il fortunato matrimonio cinematografico tra il produttore Jerry Bruckheimer e la major Disney è il parto perfetto di un uomo - Bruckheimer, per l'appunto - che a tutti gli effetti è lo stregone numero uno di Hollywood. (...) Non fa eccezione, ovviamente, quest'ultimo predestinato blockbuster (150 milioni di dollari di budget) nel quale l'unica cosa assolutamente statica e immutabile è, come al solito, l'espressione di Nicolas Cage, simpatico eroe da genere adventure-fantasy, espressivo quanto un comodino dell'Ikea ma infallibile nel gestire storie assurde dove conta soprattutto saltare e scandire battute da spaccone. Difatti, non è un caso che ci sia sempre lui al centro di fughe, esplosioni e viaggi nel tempo di film targati Disney e Bruckheimer come 'Il mistero dei Templari' e 'Il mistero delle Pagine Perdute'. (...) Quanto alla nostra Monica nazionale - la Bellucci dalla erre arrotata e dal viso rinascimentale - bè, per lei il copione prevede un finale di passione e thrilling nel quale la diva ce lamette tutta. Ma l'incantesimo di convincere lo spettatore di avere qualcosa a che fare con la storia, proprio non riesce." (Ferruccio Gattuso, 'Il Giornale', 15 agosto 2010)
"Piacerà a chi ricorda il vecchio 'Fantasia' (non devono essere in pochi, ogni cartone disneyano ha avuto riedizioni per ogni generazione di spettatori) e non mancherà di commuoversi vedendo il vecchio episodio topolinesco riproposto, dilatato a quasi due ore di proiezione. E senza, ad appesantirlo, gli intellettualismi che avevano inceppato il film del 1940. Qui di intellettuali non ce n'è nemmeno l'ombra. C'è Nicolas Cage, e il regista Jon Turteltaub, artefice di 'Il mistero dei Templari', l'unico vero successo di Cage nel primo decennio del secolo. E c'è soprattutto Jerry Bruckheimer, il producer di action movies che da vent'anni colleziona più hits di qualsiasi altro collega (l'ultimo è 'Prince of Persia'). Reminiscenze disneyane a parte, 'L'apprendista stregone' è Bruckheimer al cento per cento. Quindi grandi scontri tra mago buono e stregone cattivo. Inseguimenti in auto (viaggiare contromano è una prerogativa degli eroi di Bruckheimer). I mostri più mostruosi a mettere a dura prova gli eroi (il gigantesco toro che carica il povero Cage). Insomma il prodottaccio tutto azione e FX è confezionato a dovere (il marchio Bruckheimer rimane solida garanzia). Certo la storia è di poco al di sopra della decenza. Confezionata con i cascami di tanti prodotti fantasy e giovanilistici (l'eroe nerd è il solito espediente per arruffianarsi gli spettatori giovani bruttarelli e imbranati). E la Bellucci? Che fa la Bellucci (tutti ce lo chiedono ogni volta)? Monica sta in scena 5 minuti e pronuncia 5 parole, e essendo un film per ragazzi non si sbiotta nemmeno una volta. Uno strazio." ('Libero', 20 agosto 2010)