Un nobile e giovane ufficiale russo seduce una sua compagna di infanzia, figlia di contadini, e, trasferitosi per ragioni di servizio a Pietroburgo, dimentica completamente la sua avventura. La fanciulla allontanata dalla nobile casa in seguito alla sua maternità, per non morire di fame, dopo la perdita della sua creatura, finisce negli ambienti più malfamati. Un giorno il giovane fungendo da giurato in tribunale deve giudicare la sua antica compagna implicata in un fosco dramma di prostituzione. Convinto della innocenza di lei non riesce tuttavia a persuadere la corte la quale condanna la ragazza alla deportazione in Siberia. Il giovane sentendosi unicamente responsabile della rovina morale e fisica di lei cerca invano, attraverso tutte le sue più alte aderenze, di ottenere giustizia. Alla fine, ossessionato dal rimorso, rompe il suo fidanzamento con una nobile signorina rinuncia alla propria carriera e segue la ragazza, per condividere con essa, in espiazione, la triste pena.
SCHEDA FILM
Regia: Flavio Calzavara
Attori: Claudio Gora - Dimitri Neklindoff, Doris Duranti - Caterina Maslova, Pietro Fumelli, Lina Tartara Minora, Luigi A. Garrone, Dante Ciriaci, Guido Notari - Scembok, Egisto Oliieri - Il Commissario, Gemma Bolognesi - Matriona, Tilde Teldi - Maria Ivanovna, Doris Hild - Missy, Oreste Fares - Vecchio Domestico Di Dimitri, Emilio Petacci - Un Carceriere, Tina Lattanzi - Principessa Korciaghin, Wanda Capodaglio - Zia Sofia, Joop van Hulsen - Compagno Di Scherma Di Dimitri, Germana Paolieri - Alessandra, Renato Malavasi, Carlo Monteaux, Erna Otto, Elvira Betrone, Giulio Giuliani, Giovanna Scotto, Augusto Di Giovanni - Il Mercante Smielkoff
Soggetto: Lev Tolstoj
Sceneggiatura: Tomaso Smith, Corrado Alvaro
Fotografia: Gábor Pogány
Musiche: Franco Casavola
Scenografia: Italo Cremona
Durata: 90
Colore: B/N
Tratto da: TRARTTO DALL'OMONIMO ROMANZO (VOSKRESENIE) DI LEONE TOLSTOI
Produzione: MARIO BORGHI PER INCINE- SCALERA FILM
Distribuzione: SCALERA FILM
NOTE
SCENEGGIATORI NON ACCREDITATI: ITALO CREMONA, GIAN PAOLO CALLEGARI E FLAVIO CALZAVARA.
CRITICA
"[...] Tutto poteva essere vivificato dalla presenza di un'attrice. Ma l'attrice non c'è. Doris Duranti, all'inizio, come prostituta ha infatti alcuni accenti torbidi e vacui, assenti, di una contenuta ed indubbia efficacia, poi alla Màslova giovinetta e alla Màslova carcerata, non sa dare le indispensabili vibrazioni. [...]". (M. Gromo, "La Nuova Stampa", 30/11/1945).