Assumendo l'incarico di amministratore di un enorme condominio in un popoloso quartiere romano - quattro scale e quattrocento alloggi - il "ragionier" Michele Marrone, che lì si è trasferito con la moglie Irene e le due figlie, Mariella e Benedetta, neppure immagina in quale pantano è andato a finire: sparito nel nulla, ma con la cassa, il suo predecessore inerte e imbroglione; bollette condominiali inevase, proprietari ed inquilini morosi e, soprattutto, gente litigiosa e riottosa. Irene è scettica, ma Marrone è un tipo tanto diligente e mite quanto tenace. A furia di suonare alle porte e salire scale interminabili, con i suoi modi cortesi riesce a far breccia nelle menti più ragionevoli, contatta poco a poco centinaia di persone, qualcuno diventa volenteroso e lo aiuta, per concretizzare almeno due prime vittorie: un consuntivo e un preventivo di massima e l'installazione dei citofoni, indispensabili in quel falansterio. Un appoggio fattivo e disinteressato Marrone lo trova in un anziano maresciallo, Gaetano Scarfi, mentre lui stesso arriva perfino ad anticipare alla collettività denaro proprio. Così, scendendo nelle cantine, passeggiando sulle erbacce del grande cortile ed esaminando fogne e tubature, Marrone viene a conoscere in particolare Adelaide, una quarantenne estetista nubile; Pasquale Sciarretta, un dipendente dell'Alitalia che, abbandonato dalla moglie, le fa timidi approcci; Roberto Sgorlon, un impiegato dei telefoni impiccione; Lia (ragazza madre); un anziano garagista e poi piccoli impiegati, donne di casa alle prese con i soldi della spesa quotidiana, ragazzotti inattivi e sempre a rischio per "fumate" clandestine e danneggiamenti vari. La comunità avrà la meglio sugli eterni assenti e sui contrari per sistema e, quando Marrone verrà trasferito dal suo ufficio in un'altra città, la gente avrà imparato da lui qualcosa nell'interesse comune, sarà meno egoista e stupida ed ognuno lo vedrà partire con sincero rimpianto.
SCHEDA FILM
Regia: Felice Farina
Attori: Carlo Delle Piane - Michele Marrone, Ottavia Piccolo - Adelaide, Ciccio Ingrassia - Gaetano Scarfì, Roberto Citran - Roberto Sgorlon, Nicoletta Boris - Lia Conticelli, Riccardo Pangallo - Pasquale Sciarretta, Paola Tiziana Cruciani - Luciana Sciarretta, Fausta Maria Rigo - Mariella Marrone, Roberto Federici - Giancarlo, Laura Muccino - Benedetta Marrone, Roberto Sbaratto - Signor Galli, Renato D'Amore - Cruciani, Freddy Copertone - Angelucci, Luca Borgioni - Mattia Conticelli, Pasquale Anselmo - Fasano, Guerrino Locatelli - Antonacci, Olivio Porcarelli - Neno, Francesco Porcarelli - Armadietto, Leda Lojodice - Irene Marrone, Stefano Polidori - Miseria, Carlo Virzì - Stefanino Conticelli, Silvia Ortolani - Debora, Chiara Noschese - Sabrina, Mietta Albertini - Signora Galli, Antonio Lubrano - se stesso
Soggetto: Paolo Virzì, Felice Farina
Sceneggiatura: Felice Farina, Paolo Virzì, Francesco Bruni - collaborazione, Gianluca Greco - collaborazione
Fotografia: Carlo Cerchio
Musiche: Lamberto Macchi
Montaggio: Roberto Schiavone, Maddalena Colombo - collaborazione
Scenografia: Tonino Zera
Costumi: Cinzia Lucchetti
Aiuto regia: Gianluca Greco
Durata: 100
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Produzione: LAURA CAFIERO E GIANNANDREA PECORELLI PER COOPERATIVA IMMAGINAZIONE, RAI UNO
Distribuzione: ITALIAN INTERNATINAL FILM (1991) - SKORPION ENTERTAINMENT
NOTE
- PREMIO DAVID 1991 PER MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA A CICCIO INGRASSIA.
CRITICA
"Il film non fatica troppo a convincere perchè, tenendo soprattutto ad essere il classico "spaccato di vita", vi approda poi, con mezzi semplici ma, nella loro immediatezza, anche fini e concreti. Con il gusto della verità. Un piccolo film, ma con molti meriti." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo').
"Il volto umano del film, rappresentato dagli interpreti, è il più convincente. Meno persuadono il taglio drammaturgico, la logica delle scansioni, la collocazione degli episodi. Ciò non toglie che questo film simpatico, girato con pochi mezzi e molto entusiasmo, va ampiamente assolto, anzi accomandato." (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 2 marzo 1991).
"Il regista romano Farina tesse con grazia ironica il suo piccolo arazzo. La sceneggiatura ha dei vuoti, e nel racconto manca un pizzico di cattiveria. Farina mette a frutto il suo spirito d'osservazione dipingendo figure e figurine con gusto del colore. Muovendosi lungo la tastiera del tenero e del grottesco, conferma l'attenzione dei nuovi talenti registi italiani nei confronti del sociale e insieme rinfresca la vecchia tradizione della commedia di costume. Una ventina di attori danno vivacità e freschezza al film." (Giovanni Grazzini, 'Il Messaggero', 31 marzo 1991).
"In 'Condominio', specie nelle parti finali, si respira un profumo di buoni sentimenti, una fiducia nella
naturale bontà della gente che, in un cinema immerso nell'indifferenza e nel torpore, pervaso da scariche violente, non può non suscitare un'intenerita simpatia." (Francesco Bolzoni, 'Rivista del Cinematografo', aprile 1991).