Mentre Billy Bolla, un anziano attore ingaggiato come intrattenitore su una nave da crociera, fa amicizia con un bambino, Theo, il quale sta tornando dal collegio a casa nella sua isola natale con la madre Melina, un delfino bianco, addestrato dalla bella Helena nell'acquario del crudele Marcov e fuggito grazie ad un fulmine che ha aperto la saracinesca, segue la nave mangiando gli avanzi di pesce. Frattanto, preoccupato per il libretto della pensione, Billy lo mette in una bottiglia, ma questa gli cade in mare e viene inghiottita dal cetaceo. Giunta la nave all'isola Santorini, Billy, deciso a recuperare la bottiglia, utilizza i servigi di Sidik, un curioso faccendiere turistico locale, mentre Melina torna a svolgere la sua attività di cameriera da Marcov. Questi, saputo che il delfino, che i ragazzini dell'isola nutrono, ha preso in simpatia Billy (il quale, caduto in acqua, è stato da lui soccorso), si mette d'accordo con l'attore perché faccia da esca e riesce a catturare l'animale, che in realtà gli serve come kamikaze per far esplodere la nave da crociera, provocare un incidente e una guerra con conseguente traffico d'armi (la sua attività nascosta ma principale). Ma Theo, Melina e i ragazzini convincono Billy a fermarsi per liberare il delfino soprannominato Palla di Neve. Preso il pulmino di Sidik, e trasformatolo in vasca per contenere il delfino, Billy e Theo, dopo essere stati imprigionati dagli uomini di Marcov, scappano e vedono fissare la bomba sul dorso di Palla di Neve. Catturati nuovamente, Theo e Billy vengono liberati da Helena, mentre Palla di Neve si dirige verso l'obiettivo. Inseguitolo con il motoscafo di Marcov, che li insegue a sua volta, Billy si tuffa e libera della bomba il cetaceo, che con un colpo di naso la manda a cadere sul motoscafo, dove si trova Marcov, che esplode. Billy decide di partire, ma l'affezionato delfino espellendo la bottiglia contenente il libretto della pensione colpisce l'uomo alla testa e costui cade dalla nave in acqua. Portato sull'isola ancora una volta, Billy si commuove e decide di rimanere per sempre.
SCHEDA FILM
Regia: Maurizio Nichetti
Attori: Paolo Villaggio - Billy Bolla, Fabiano Vagnarelli - Theo, Alessandro Haber - Marcov, Leo Gullotta - Sidik, Monica Bellucci - Melina, Anna Falchi - Elena, Enrico Grazioli, Angelo Orlando, Luis Molteni, Federico Pacifici, Néstor Garay, Roberto Della Casa, Osvaldo Salvi, Dong Mei Xiao
Soggetto: Emilio Nessi
Sceneggiatura: Ciro Ippolito, Maurizio Nichetti, Gianni Romoli, Stefano Sudriè
Fotografia: Cristiano Pogány
Musiche: Carlo Siliotto
Montaggio: Rita Rossi
Scenografia: Lorenzo Baraldi
Effetti: Jason McCameron
Durata: 95
Colore: C
Genere: FAVOLA
Specifiche tecniche: SCOPE, 35 MM
Tratto da: LIBERAMENTE ISPIRATO AL ROMANZO "PALLA DI NEVE" DI EMILIO NESSI
Produzione: CIRO IPPOLITO PER EUROLUX PR., FULVIO LUCISANO PER ITALIAN INTERNATIONAL FILM
Distribuzione: ITALIAN INTERNATIONAL FILM - SKORPION ENTERTAINMENT
NOTE
- REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1995.
CRITICA
"In altri tempi e con altri registi, si sarebbe intitolato 'Fantozzi incontra 007'. Trattandosi degli anni '90, quando il mito di Fleming può al massimo essere oggetto di caricature, e trattandosi di un film di Maurizio Nichetti pensato per un pubblico molto giovane - quanto meno d'animo -, si chiama, Palla di neve (si tratta dopo tutto di un grande delfino bianco, ovverosia di un beluga, che abita in pieno Mediterraneo). E di un film di Nichetti ha il garbo, la simpatia, la semplicità fiabesca: tanto che, caso mai l'avessimo scambiato per un dramma verista, finisce addirittura con un 'e vissero tutti felici e contenti'. Difficile raccomandarlo agli adulti da soli (ma c'è chi si nutre di Disney, quindi perché no?) o ai soli bambini, che non leggono le recensioni. Ma per queste feste natalizie, anche se si svolge sotto un invidiabile sole estivo, Palla di neve è un intrattenimento gentile e spiritoso: interpreti un Paolo Villaggio singolarmente contenuto, un Alessandro Haber regolarmente esplosivo, un Leo Gullotta che farnetica simpaticamente in pseudogreco, due belle signore come Anna Falchi e Monica Bellucci, qualche decina di ragazzini che gridano sempre, e un delizioso, impressionantemente bianco delfino (proveniente dal delfinario di Vancouver, ma sicuramente doppiato da qualche collega di gomma). (La Repubblica, Irene Bignardi, 24/12/95)