Dall'omonimo romanzo di Salgari. I fratelli Ventimiglia - il Corsaro Nero e il Corsaro Rosso - battono i mari delle Antille contro il Governatore di Maracaibo. Ucciso dal Governatore il Rosso, il Corsaro Nero decide di saldare definitivamente la tragica partita assaltando Maracaibo. Durante la navigazione cattura un galeone spagnolo a bordo del quale si trova, sotto altro nome la figlia del Governatore. Il Corsaro è preso dalle grazie della fanciulla ma quando scopre la sua identità l'abbandona in mare su di una scialuppa. La fanciulla viene salvata e ricondotta a Maracaibo dove viene a sapere, dallo stesso Governatore, di essere solo sua figlia adottiva. E' così possibile al Corsaro sposarla quando, dopo un furioso combattimento, egli espugna Maracaibo ed uccide il Governatore.
SCHEDA FILM
Regia: Amleto Palermi
Attori: Ciro Verratti - Il Corsaro Nero, Silvana Jachino - Honorata, Ada Biagini - Amy, figlia di Grammont, Nerio Bernardi - Van Gould, governatore di Maracaibo, Cesco Baseggio - Van Stiller, Checco Durante - Carmeaux, Guido Celano - Morgan, Alfredo De Sanctis - Maestro di scherma, Silvio Bagolini, Polidor , Piero Carnabuci, Olinto Cristina, Fausto Guerzoni, Alfredo Martinelli, Diego Pozzetto, Augusto Bandini, Alessandra Varna, Roberto Cappella, Eugenio Duse, Romolo Costa, C. Conti, Renato Bonatti, Sergio Carmignani, Leone Papa, Renato Terra Caizzi
Soggetto: Emilio Salgari
Sceneggiatura: Amleto Palermi
Fotografia: Václav Vích
Musiche: Alessandro Cicognini
Montaggio: Amleto Palermi
Scenografia: Enrico Verdozzi, Antonio Lozzi
Costumi: Nene Bardelli
Aiuto regia: Giorgio Bianchi
Durata: 99
Colore: B/N
Genere: AVVENTURA
Tratto da: romanzo omonimo di Emilio Salgari
Produzione: GIORGIO GENESI PER ARTISTI ASSOCIATI
Distribuzione: ARTISTI ASSOCIATI
NOTE
- GIRATO NEGLI STABILIMENTI CAESAR E CINES.
- TUTTE LE NAVI CHE APPAIONO NEL FILM SONO STATE FATTE COSTRUIRE APPOSITAMENTE DALLA PRODUZIONE NEI CARTIERI FALANGA DI TORRE DEL GRECO (NAPOLI).
CRITICA
"(...) Film popolare, questo, ma realizzato senza economia con navi vere, con un abbordaggio vero di eccellente effetto (ma questa sequenza necessitava di un più scaltro montaggio che determinasse una maggiore tensione), con duelli epici, personaggi generosi ed eroici, visioni di mare e di tempeste bellissime e tremende, ecc. ecc. (...) Ah, se ci fossero state meno lentezze nella sceneggiatura! Vich è l'ottimo fotografo. Ciro Verratti il protagonista. Uomo di scherma, ma esordiente sullo schermo, ci convince come spadaccino se non trascina come attore. Silvana Jachino, dagli stellanti occhi, illumina il truce mondo guerresco." (Vice, "La Rivista del Cinematografo", novembre 1936)