Alice

USA 1990
Alice, una insoddisfatta quarantenne di New York, nonostante abbia apparentemente tutto: è bella, ha un marito, Doug, col quale è sposata da sedici anni, e due bambini, desidera qualcosa di più emozionante, diventare scrittrice. La donna, che soffre di malattie psicosomatiche curate dal medico cinese Yang con erbe portentose, sente infatti che l'affetto del marito è diventato abitudinario e distratto, e prova una viva attrazione per Joe, un sassofonista separato dalla moglie, incontrato per caso alla scuola dei figli, e, dopo molti rifiuti, perché è una cattolica convinta, finisce con l'avere una lunga relazione con lui. Tormentata dal rimorso e sempre più tesa, Alice cerca invano un aiuto per realizzare le proprie aspirazioni da parte di Doug, che le suggerisce di occuparsi di moda, poi dalla efficiente sorella Dorothy, e, infine, dall'amica Nancy, che ha un importante lavoro alla televisione. Poi ricorre ancora alle prodigiose erbe di Yang, una delle quali la rende invisibile. Così Alice scopre i numerosi tradimenti del marito e la falsità di alcune amiche. In crisi, le appare il fantasma del pittore Ed, un innamorato respinto, morto da venti anni, che la porta con sé a volare nel cielo notturno di New York, e in seguito le appare anche la Musa degli scrittori. Delusa dal marito, Alice pensa di mettersi con Joe, ma lui ha deciso di tornare a vivere con la moglie. Prima di partire per il Tibet, il dottor Yang consegna alla sua paziente una busta di erbe, con le quali potrà ottenere per sempre l'amore di Doug o quello di Joe: deve perciò scegliere fra i due. Ma, recatasi al party di Natale di Dorothy, dove un po' di quelle erbe finiscono per errore nello zabaione, Alice si trova improvvisamente assediata da un gruppo di uomini innamorati di lei, e getta nel lavello l'erba rimasta: non vuole un amore ottenuto per magia. Rifiutata poi la proposta del marito di riunirsi a lei, Alice decide di partire per Calcutta, per collaborare con Madre Teresa; poi torna a New York, per svolgere un lavoro di volontariato e vive sola in un modesto alloggio di periferia coi suoi bambini, ai quali si dedica con gioia.
SCHEDA FILM

Regia: Woody Allen

Attori: Mia Farrow - Alice Tate, Alec Baldwin - Ed, Blythe Danner - Dorothy, Judy Davis - Vicki, William Hurt - Doug Tate, Keye Luke - Dr. Yang, Joe Mantegna - Joe, Bernadette Peters - Musa, Cybill Shepherd - Nancy, Gwen Verdon - La madre di Alice, Patrick O'Neal - Il padre di Alice, Holland Taylor - Helen, Julie Kavner - Decoratrice, June Squibb - Hilda, Marceline Hugot - Monica, Dylan O'Sullivan Farrow - Kate, Matthew J. Williamson - Dennis, Billy Taylor - Allenatore, Kim Chan - Paziente del dottor Yang, Michael Vaughn Sullivan - Parrucchiere, Robin Bartlett - Nina, Linda Wallem - Penny, Gina Gallagher - Figlia di Joe, Patience Moore - Insegnante, Diane Cheng - Assistente del dottor Yang, Linda Bridges - Venditrice, Anthony Cortino - Dog Groomer, Kristy Graves - Alice a 18 anni, Laurie Nayber - Dorothy da piccola, Amy Barrett - Signora Keyes, Caroline Aaron - Sue, Alexi Henry - Kimberly, James Toback - Il professore, Elle Macpherson - Modella, Madeline Zima

Soggetto: Woody Allen

Sceneggiatura: Woody Allen

Fotografia: Carlo Di Palma

Montaggio: Susan E. Morse

Scenografia: Santo Loquasto

Arredamento: Susan Bode

Costumi: Jeffrey Kurland

Effetti: Robert Harman, Randall Balsmeyer, Jeff Balsmeyer, Balsmeyer and Everett Inc.

Durata: 106

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, PANORAMICA, PANAFLEX

Produzione: GREENHUT ROBERT PER ORION PICTURES CORPORATION

Distribuzione: C.D.I. (1991) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO (WINNERS)

CRITICA
"Woody ci ha raccontato ancora una volta, nella sua tipica commistione di immagini della Grande Mela e folate di jazz, quanto è difficile vivere da artista, o semplicemente da fragile essere umano, tra scenari ingannevoli e tensioni insopportabili". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera')

"In una commedia perfetta, Woody Allen dà una struttura narrativa magicobuffa alla crisi di una newyorkese ricca, buona cattolica, sposata da sedici anni". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa')

"Commedia dagli accenti surreali che illustra in maniera divertente cattive abitudini diventate modelli di comportamento sociale". (Renzo Fegatelli, 'Trovaroma di Repubblica')

"Film in qualche modo zoppicante e imperfetto, Alice, con tutti i suoi difetti resta pur sempre un'eccezione in un cinema sempre più vitalistico e rumoroso e avventurato". (Claudio G. Fava, 'La Rivista del Cinematografo')