Dalla città del Sud, in cui lavora, Fabio torna alla natia Ivrea, per prendere parte (come ha sempre fatto) ai tre giorni di carnevale, durante la tradizionale festa locale. Nella città Fabio incontra Manuela, giovane come lui, in vacanza da sola e vogliosa di evasione. L'incontro porta a tre giorni di amore insensato e sfrenato, di scoperte e di confessioni: i due sanno perfettamente che si lasceranno ed anche questo li spinge ad abbandonarsi completamente in una "trasgressione" totale. Ma anche il gioco degli "aranceri" di Ivrea ha un termine. Fabio e Manuela lasciano la città, ognuno per la propria strada, con il solo bagaglio di una nuova esperienza acquisita.
SCHEDA FILM
Regia: Paolo Quaregna
Attori: Marzio Onorato - Fabio, Stefania Sandrelli - Manuela, Dina D'Isa - Sara, Emilio Lo Curcio - Enrico, Patrizia Iannutolo Giangrand - Amica Di Manuela, Sabrina Marsili - Mariella, Paolo Quaregna - Carlo, Barbara Dolza - Moglie Dell'Etnologo, Elio Micheli - Pensionato, Guido Merlo - Poeta, Ottavio Marcelli - Avventore, Giovanni Moretti - Lettore Di Gozzano, Alberto Signetto - Bullo Al Bar, Clara Zini - Insegnante, Franco Oliviero - Etnologo, Sergio Danieri - Commerciante, Alfredo Dori - Commerciante
Soggetto: Paolo Quaregna
Sceneggiatura: Paolo Quaregna, Fabio Carlini, Barbara Alberti
Fotografia: Claudio Cirillo
Musiche: Gino Paoli
Montaggio: Antonio Siciliano
Scenografia: Elio Micheli
Costumi: Vera Cozzolino
Altri titoli:
IL BAGNO
SEMBRA, AMORE, UNA SOSTA
Durata: 93
Colore: C
Genere: COMMEDIA
Specifiche tecniche: PANORAMICO
Produzione: ENZO GALLO, LELLO SCARANO PER FILM INTERNATIONAL COMPANY, GRANDANGOLO SOCIETA' COOPERATIVA
Distribuzione: GAUMONT - GENERAL VIDEO, PANARECORD
CRITICA
"E' una tre giorni di kamasutra sfrenato (...) con un solo, pur se lauto, pranzo. Tra una pausa e l'altra, di riflessione naturalmente, tante chiacchiere da stordire un sordo. Pardon, un non udente. E il Carnevale? E' ormai completamente dimenticato. Esattamente come il pudore dell'opulenta Stefania Sandrelli che, convinta del recentissimo, grasso trionfo della 'Chiave' brassiana, torna a proporre primissimi piani di glutei, poppe e ogni bendidio. I dialoghi? Mai sentito, tribune politiche a parte, nulla di più cretino. Ma nessun frequentatore delle notti televisive protesterà, mentre invece maledirà le forbici dopo il taglio (garantito al limone) delle sequenze, per così dire, più realistiche. Vale a dire mezz'ora buona." (Massimo Bertarelli, Il Giornale, 28/02/2001)