Imputato di omicidio colposo e omissione di soccorso (per un incidente stradale di cui non si sa se egli sia davvero responsabile), il giovane e brillante architetto Vanzi finisce in prigione. Ben presto, la vita del carcere, la vicinanza di compagni di pena prepotenti e facili alla violenza, l'irragionevole durezza dei regolamenti e i metodi repressivi delle guardie gli causano una profonda angoscia, da cui si libera in parte - mentre attende la scarcerazione, di cui è certo - scoprendo che anche in galera contano sia il denaro che la protezione dei potenti. Trasferito in una cella migliore - per l'intervento di Rosa (una sorta di capo mafia del carcere che si è fatto imprigionare per difendere alcuni personaggi altolocati, responsabili di una spaventosa sciagura) - Vanzi ha per nuovo compagno un certo Pesenti, che è in possesso di prove sufficienti a incriminare i suddetti individui. Poiché si vuole impedire ad ogni costo che costui testimoni al processo contro di loro, ne è stata decisa la soppressione. E Vanzi, il cui cambiamento di cella fa parte del sottile gioco ideato per far sì che l'uccisione di Pesenti appaia come un suicidio, sarà costretto ad assistere, impotente, al feroce misfatto, compiuto, con la complicità dello stesso capo delle guardie, da alcuni detenuti. Per qualche tempo Vanzi tenterà di far conoscere la verità, ma alla fine, rendendosi conto che la propria liberazione è condizionata dall'acquiescenza, finirà con l'avallare la tesi del suicidio.
SCHEDA FILM
Regia: Damiano Damiani
Attori: Franco Nero - Giovanbattista Vanzi, Riccardo Cucciolla - Pesenti, il testimone, Georges Wilson - Anziano detenuto malato, John Steiner - Sicario ergastolano, Ferruccio De Ceresa - Direttore del carcere, Turi Ferro - Maresciallo del carcere, Piero Nuti - Medico del carcere, Enzo Andronico - Avvocato di Pesenti, Antonio Casale, Daniele Dublino, Luigi Zerbinati
Soggetto: Leros Pittoni
Sceneggiatura: Dino Maiuri, Damiano Damiani, Massimo De Rita
Fotografia: Claudio Ragona
Musiche: Ennio Morricone
Montaggio: Antonio Siciliano
Scenografia: Umberto Turco
Costumi: Marilù Carteny
Altri titoli:
Tante sbarre
Nous sommes tous en liberté provisoire
Durata: 106
Colore: C
Genere: DRAMMATICO SOCIALE
Specifiche tecniche: PANORAMICA, EASTMANCOLOR, 35 MM.
Tratto da: Dal romanzo "Tante Sbarre" di Leros Pittoni
Produzione: MARIO CECCHI GORI PER FAIR FILM
Distribuzione: INTERFILM - GENERAL VIDEO
NOTE
- LA PARTE ELETTRONICA DELLE MUSICHE E' DI WALTER BRONCHI.