Flavio Sciolè
ATRI, Teramo (Italia), 6 settembre, 1970
Attore, regista e performer. Sin dai primi anni Novanta si dedica alla sperimentazione anticinematografica, alla ricerca antiteatrale (con Teatro Ateo) e alla performance estrema. Principalmente votato alla decostruzione artistica di qualunque arte classica, trova la propria ragione d'essere in atti di deframmentazione e distruzione attraverso le numerose opere proiettate, premiate e segnalate in diversi Festival nazionali e internazionali. E' stato inoltre protagonista di alcune retrospettive (Casablanca, Roma, Torino, Berlino, Londra, New York). Nel 2007 partecipa alla 52a Esposizione Internazionale D'Arte La Biennale di Venezia con due video. Nel 2010 gli viene dedicata una retrospettiva all'interno del Romaeuropa Festival. Moduli principali dell'azione cinematografica: anticinema, estetica, uso deviato di luce, regia, recitazione, montaggio in macchina. Oltre allo sperimentale si avvicina alla video arte e al B-movie. Tra i titoli da lui diretti: "Kristo 33", "Delirium" e "Giuda". Con Teatro Ateo la zona d'azione è la reimpostazione-distruzione-sgretolazione del teatro classico agendo su due livelli: uno recitativo e uno drammaturgico. Antiteatro (e antidrammaturgia, antinterpretAzione, antiregia, antiscenografia, antiluce, ecc) è la parola chiave. Principali stilemi del progetto sono la ricerca monocromatica (luci, costumi), la destrutturazione vocale (viene codificato il modulo della 'recitazione inceppata'), il lavoro sulle icone e sulla macchina attoriale inceppata. L'azione performativa sviluppa, come in quella teatrale, la vocalità e l'anticorpo ma, naturalmente, il tutto non è 'totalmente' predefinito ma un ampio margine è lasciato all'istinto, all'impellenza che guida ogni atto. Partecipa, tra l'altro, alla Biennale Adriatica Arti Nuove, Futuroma, Corpo. Nel 2014 è presente a Londra con alcune sue performance all'interno dei festival 'Time is love' e 'Untouchable'. I suoi testi sull'anticinema sono stati pubblicati in diversi siti web e riviste. E' inoltre curatore di festival dedicati al cinema sperimentale (Atri, Pescara, Roma, Teramo) e di rassegne d'arte contemporanea. Tra le interpretazioni cinematografiche: 'Farina Stamen' (il primo Iperfilm) di Luigi Maria Perotti, 'Piano Sequenza' di Louis Nero, 'Scale' di Daniel Isabella. Nel 1993 pubblica la raccolta "Nature e Nulla " e dagli anni ottanta sue poesie sono pubblicate in decine di antologie.