Il maresciallo Nicola Giraldi, della polizia romana, è un accanito avversario degli scippatori, pur essendo convinto che soltanto eliminando i ricettatori si potrebbe porre fine ai furti con destrezza. La sua preda più ambita, ma che gli sfugge sempre, è Achille Pettinari, detto."il Baronetto", al quale è intanto accaduto di fare, con due complici, il "colpo" più grosso della sua carriera, ma anche il più pericoloso: ha scippato a un americano, tale Norman Shelley, una valigetta con cinque milioni di dollari frutto di un sequestro di persona. Mentre costui, dopo aver fatto uccidere i complici di Achille, scatena i suoi uomini alla ricerca del "Baronetto", questi ha la "fortuna" di incappare finalmente in Giraldi, al quale confessa ogni cosa Ottenuta la sua collaborazione, il maresciallo tende all'americano una trappola destinata, però, a funzionare solo in parte. Poiché, infatti, sotto il nome di Shelley si cela un alto funzionario dell'ambasciata americana, Giraldi dovrà accontentarsi della sua espulsione dall'Italia.
SCHEDA FILM
Regia: Bruno Corbucci
Attori: Tomas Milian - Maresciallo Nico Giraldi, Jack Palance - Richard J. Russo/Falso Norman Shelley, Maria Rosaria Omaggio - Signora Cattani, Guido Mannari - Achille Bertinai, detto 'Baronetto', Jack La Cayenne - Dante Ranucci, l'infermiere, Raf Luca - Agente Gargiulo, Benito Stefanelli - Un uomo di Russo, Toni Ucci - Rossi, detto 'Grottaferrata', Marcello Martana - Vice commissario Trentini, Vincenzo Crocitti - Il balbuziente, Roberto Chiappa - Gibbo, Angelo Pellegrini - Il 'chiappetta', Giovanni Attanasio - Brigadiere dei carabinieri, Domenico Cianfriglia - Il 'cinese', Mimmo Poli - Gaetano Pozzetti, scippato allo stadio, Michele Malaspina - Eugenio Bagolini, il 'cavallaro', ricettatore
Soggetto: Bruno Corbucci, Mario Amendola
Sceneggiatura: Bruno Corbucci, Mario Amendola
Fotografia: Sebastiano Celeste
Musiche: Guido De Angelis, Maurizio De Angelis
Montaggio: Daniele Alabiso
Scenografia: Claudio Cinini
Costumi: Silvio Laurenzi
Seconda unità: Eugenio Bentivoglio - fotografia
Altri titoli:
Flics en jeans
The Cop in Blue Jeans
Durata: 95
Colore: C
Genere: POLIZIESCO
Specifiche tecniche: PANORAMICA, TECHNICOLOR, TELECOLOR
Produzione: GALLIANO JUSO PER CINEMASTER
Distribuzione: REGIONALE - GENERAL VIDEO, CAPITOL INTERNATIONAL VIDEO
NOTE
REVISIONE MINISTERO GENNAIO 1993.
CRITICA
"Sorta di western urbano, in cui la moto sostituisce il cavallo, la storia fa perno su un'insolita figura di poliziotto becero e barbone, che dopo un giovanile passato di scippatore, sfrutta a vantaggio della legge la sua conoscenza di quel particolare ramo del crimine che è il 'furto con destrezza'. Di scarsa consistenza narrativa e di ancora minore credibilità, il film non ha altre frecce al suo arco oltre a un incarognito Tomas Milian occupato a divertire la platea." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 81, 1976)
"Seconda, sguaiatissima avventura del Serpico alla vaccinara, un poliziotto sudicio, maleducato e manesco come pochi. Il simpatico cubano Tomas Milian, berretto di lana sugli occhi e maximoto sotto casa, si spupazza la seducente Maria Rosaria Omaggio, mentre spara raffiche di parolacce (quasi sempre in rima!) e resta comunque in maleodorante attesa di farsi finalmente un salutare bagno". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 21 giugno 2002)