A Roma nel IV secolo continuano le persecuzioni contro i cristiani. Claudia, la figlia di un ricco banchiere, tenta di salvare la cugina Agnese, che si è convertita, ma è arrestata e condotta in catene con altri schiavi nelle carceri del palazzo imperiale: l'imperatore fa uccidere il padre di Claudia che ha osato richiederne la libertà. Esso invece è tratto in salvo dallo schiavo Vibio; i due si rifugiano nelle catacombe dove incontrano Agnese e il giovane tribuno Sebastiano. Ma il tradimento di una spia provoca l'arresto di tutti: altre persone cadono ancora vittime della crudeltà di Massimiano; lo stesso Sebastiano muore dopo un lungo e atroce martirio. Si accende però una rivolta capeggiata da Vibio e i pretori stessi chiedono a Massimiano di ordinare che cessi la strage; l'imperatore è costretto a cedere. Nella libertà Claudia e Vibio uniranno i loro destini.
SCHEDA FILM
Regia: Nunzio Malasomma
Attori: Benno Hoffmann, Antonio Casas, Burt Nelson, José Nieto, Julio Peña, Fernando Rey, Dolores Francine - Ljubala, Rhonda Fleming - Claudia, Wandisa Guida - Agnese, Lang Jeffries - Vibio, Ettore Manni - Sebastiano, Darío Moreno - Imperatore Massimiamo, Gino Cervi - Claudio, Serge Gainsbourg - Corvino, Rainer Penkert, Van Aikens - Iface, Rafael Rivelles - Rutilio
Soggetto: Stefano Strucchi, Duccio Tessari
Sceneggiatura: Stefano Strucchi, Duccio Tessari
Fotografia: Cecilio Paniagua
Musiche: Angelo Francesco Lavagnino
Montaggio: Eraldo Da Roma
Scenografia: Ramiro Gómez
Durata: 103
Colore: C
Genere: STORICO
Specifiche tecniche: TOTALSCOPE TECHNICOLOR EASTMANCOLO
Tratto da: ISPIRATO AL ROMANZO "FABIOLA" DEL CARDINALE NICOLA WISEMAN
Produzione: AMBROSIANA CINEMATOGRAFICA (MILANO), C. B. FILM S. A. (MADRID), ULTRA FILM GMBH (MONACO), ITALO SPAGNOLA
Distribuzione: DEAR FILM
NOTE
TITOLO DI LAVORAZIONE: FABIOLA. TITOLO SPAGNOLO: LA REBELION DE LOS ESCLAVOS. TITOLO TEDESCO: DIE REBELLION DER SKLAVEN. TITOLO IN USA: THE REVOLT OF THE SLAVES MUSICA DIRETTA DA: CARLO SAVINA
CRITICA
Coproduzione italospagnola con attori americani (eccezione fatta per il buon Gino Cervi e, ovviamente, i secondari) per realizzare l'ennesimo, convenzionale film in costume romano. Ma, all'epoca, il genere era ancora parecchio di moda. (Laura e Morando Morandini, Telesette) Ormai è appurato: gli schiavi si rivoltano e il potere passa la mano. Peccato che un rocedimento del genere funzionasse soltanto nei filmetti italiani dell'epoca, e non nella realtà. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)