Léon Okrasa lavora nell'ospedale di una piccola città della Polonia. Nel passato è stato testimone di un brutale stupro. La vittima, Anna, è una giovane infermiera che lavora nel suo stesso ospedale. Léon passa tutto il suo tempo a spiarla, sia di giorno che di notte. Per lui è diventata una vera ossessione. Una sera arriva a introdursi nell'appartamento di Anna attraverso una finestra da lei lasciata socchiusa. Una volta entrato, Léon si insinua nel suo letto e la osserva mentre dorme, lasciandosi sommergere dalla sua presenza. Fino a che punto potrà arrivare prima di fermarsi?
SCHEDA FILM
Regia: Jerzy Skolimowski
Attori: Artur Steranko - Leon Okrasa, Kinga Preis - Anna, Jerzy Fedorowicz
Sceneggiatura: Jerzy Skolimowski
Fotografia: Adam Sikora
Musiche: Michal Lorenc
Montaggio: Cezary Grzesiuk
Scenografia: Marek Zawizrucha
Costumi: Joanna Kaczynska
Altri titoli:
Quatre nuits avec Anna
Four Nights with Anna
Czery noce z Anna
Durata: 87
Colore: C
Genere: PSICOLOGICO DRAMMATICO
Produzione: ALFAMA FILMS PRODUCTION, SKOPIA FILM, WILD BUNCH, TELEWIZJA POLSKA S.A., AGENCJA FILMOWA
NOTE
- FILM D'APERTURA ALLA 40MA "QUINZAINE DES REALISATEURS" (CANNES, 2008).
CRITICA
"Film di un maestro impudicamente old fashion, onirico e perverso, passionale e troppo poco cool, come piaceva molto a quei tempi, e molto poco ai nostri." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 15 maggio 2008)
"Il 'criminale' Leone, come ogni 'artista', resta disperatamente solo nel suo fissare il suo sguardo indecifrabile sul mondo. Non si passa mai, in compagnia, dalla costituzione d'oggetto alla formulazione di immagine. Almeno nel cinema criminale di Skolimowski, le cui immagini bruciano, al contatto degli occhi, e che nessuno stile riuscirà mai a domare." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 16 maggio 2008)
"'Quattro notti con Anna' è un aggiornamento del proprio stile e sguardo irrequieto, con in aggiunta una vena tragicomica che accompagna il protagonista, riconducibile a quella che ammanta gli sfigati dei film di Kaurismaki. Okrasa, un quarantenne più simile a Forrest Gump che ad Hannibal Lecter, spia da una scalcagnata fattoria di un'infangata campagna polacca la sua vicina di casa Anna, una procace bionda che fa l'infermiera nello stesso ospedale in cui lui si occupa della gestione del forno crematorio. Okrasa è ossessionato dalla donna e Skolimowski decide che dobbiamo dubitare fin dall'inizio della sua ingenuità di matto: l'ascia acquistata dal ferramenta serve a ben altro che a squartare la ragazza, le mani mozzate nel bidone sono di qualche deceduto in ospedale. Fino a che Okrasa cotto d'amore s'intrufolerà realmente nella stanza da letto di Anna per ben quattro notti, senza che lei se ne possa accorgere. Un inno alla libertà dell'amore per questo viso triste che sembra Buster Keaton. Non c'è violenza nel suo mondo ma solo azioni non codificate dalle autorità e dall'ordine costituito." (Davide Turrini, 'Liberazione', 17 maggio 2008)