Lynne Ramsay

Regista, sceneggiatrice e produttrice. Inizialmente autrice di cortometraggi viene premiata nel 1996 dalla giuria di Cannes al suo primo lavoro, "Small Deaths", realizzato in occasione del diploma alla UK National Film and Television School, e poi per "Kill the Day" a Clemont Ferre, quindi per "Gasman" di nuovo a Cannes. Il suo primo lungometraggio "Ratcatcher" (1999) è accolto molto positivamente e viene premiato in varie occasioni internazionali, fra cui al festival di Edimburgo e ai BAFTA, dove è candidata come miglior regista esordiente. Nel 2002 Samantha Marton, interprete di un suo film, "Morven Callar" vince ai BAFTA come miglior attrice protagonista, mentre alla regista va il Premio Award of The Youth, al Festival di Cannes del 2002. Dopo questo lavoro, Ramsay si prende una lunga pausa per ragioni creative, per poi tornare al grande schermo con "E ora parliamo di Kevin" ( 2011), tratto dal romanzo "Dobbiamo parlare di Kevin" di Lionel Shriver: il film è molto apprezzato a Cannes, ai BAFTA e anche ai Golden Globes dove Tilda Swinton viene candidata al premio come miglior attrice protagonista di film drammatico. Le viene commissionato dalla BBC Films e dal Comitato Olimpico di Londra2012 il corto "Swimmer", che vince ai BAFTA dello stesso anno il premio come Best Short. Nel 2013 fa parte della giuria della 66ma edizione del Festival di Cannes, ruolo ambito dopo che nel 2007 era entrata nel rating del Guardian fra i migliori quaranta registi contemporanei. Il suo stile è realistico e molto attento alla percezione visiva, tanto da ridurre al minimo i dialoghi fra i personaggi, lasciando i rumori creati dai loro spostamenti sul set e le immagini stesse.